Caro Chichingiolo,
Una settimana. Vedere e rivedere le foto nel sito. Contattare persone
e aspettare. Ho rivevuto con gioia saluti di amici della mia breve
infanzia ad Addis Abeba e rimesso in contatto mamme che allora si
erano conosciute giovani donne!
Grazie perché l'Arabesque è stare sull'altalena in
posizione acrobatica, con fari puntati, colorati di fasci di luci.
Prendi equilibrio tra ricordi e gesti quotidiani e nel silenzio
del movimento dei secondi di oscillazione che passano, fai il tuo
giro, finché tutto si spegne.
Esco ora da una stagionale influenza, però per i ricordi
musicali credo di ricordare il nome di Antonio Di Nardo ( ? ) perché
l'ho letto tra quelli che sono stati presi per la parte tecnica
della recita del CUA del marzo73 e di Ramoni Rainiero detto Rai
che curava la sonorizzazione. Del batterista non ricordo il volto
ma ci doveva pur essere! Il fatto è che io ho sostituito
Rai, il tastierista, solo una o due volte nelle loro prove. A casa
erano esercizi su esercizi di scale in velocità e giri di
accordi per essere pronta sui loro testi. Erano i tempi di Rock
Your Baby (di George McCrae) e Killing Me Softly With His
Song (di Roberta Flack). Antonio il chitarrista aveva chiesto
a mio padre il permesso di fare delle prove con loro, ma non so
se era quel Di Nardo. Il padre (chi era?) di un ragazzo delle medie
di nome Fabrizio della banda nascente di mio fratello Chris - Cristoforo
detto Lillo, aveva consigliato me come corista per il gruppo di
Antonio Di Nardo ( ? ). Morale: suonavo da sola le canzoni che piacevano
a me come "Lay Down (Candles In The Rain)" di Melanie
and the Edwin Hawkins Singer con le mie tonalità e con
la mia chitarra. Di loro non so, ma penso che smisero di fare prove.
A me rimasero come ricordo di loro un pò di spartiti e niente
più? No, ero ormai sulla tastiera da alcuni mesi e quando
ci rifuggiammo al Collegio La Salle per passare una notte, suonai
per tutti un pò, non ricordo cosa, in piedi alla tastiera
e gli altri chi in piedi e chi in terra. Ma la corrente elettrica
non era mancata? A casa sì, e lì?
Passavo molto tempo con la chitarra e a trascrivere canzoni e musica.
Pensa di quanto sono facilitati tutti oggi a tirare giù testi
e musiche.., altri tempi??? Strano ma vero, dopo il rientro in Italia
ho tralasciato la chitarra. Sai perchè? La mia l'avevo persa
sul molo di Massaua nella fretta di salire su un house-boat affittato
dai miei con amici. Mi girai, non c'era più. Era una chitarra
spagnola, se qualcuno ricorda, piccola e il suono bellissimo. Avevo
troppi bei ricordi legati. Non suonai più. Ne comprai un'altra,
in fretta, economica, ma non era più quella. Ora è
mio figlio a suonarne una, legno africano, ed è entusiasta,
suona tutti i giorni e si fa 40 km. di andata e 40 di ritorno per
imparare da un amico a suonare meglio! Non eri tu, vero il batterista,
sai che figura a non ricordarti. Ma magari se ritrovi gli altri,
potrai chiedere se avevano un batterista o è la mia fantasia
discorsiva. Ciao e ancora ciao,
Ida
p.s. Per la privacy, magari ai componenti di quelle prove non fa
piacere venire citati. E per questo che non ho "volutamente"
nominarli prima. A saperlo!
Ida Pernarella
(11/10/2003)
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Cara
Ida,
No, non ero io il batterista di quella band. Facevo più rumore
del vostro, te ne saresti ricordata. Mi dilettavo, è vero,
da praticone, a spolverare le pelli di asino che ricoprivano dei
fusti di legno compensato che agli ingenui spacciavamo per batteria.
Ma questa è un'altra storia. Un grande rammarico: averlo
saputo, ti avremmo senz'altro scritturata per dare un tono alla
nostra C.M.D. (Compagnia Musicale del Doposcuola o Creativi Musicali
Decotti) e passare profesionisti. I tuoi ricordi sono i nostri ricordi,
soprattutto di canzoni "kagnew" che hanno accarezzato
gli adolescenziali ardori.
Ciao, il C.