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Arabesques del Chichingiolo
I RICERCATI

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CARLO CATTINI
carlocattini@tin.it

Carissimi cugini, (Carlo scrive da "addisabebino", n.d.C.) nel rinnovare a nome degli amministratori di tizitaclub (vedi sopra) e mio personale gli auguri di Buona Pasqua, approfitto per cofermarVi la mia stima e la simpatia per il Vs. sito, sperando che presto anche il ns. sito raggiunga lo standard e la completezza del Vs. chichingiolo.
Avendo letto sul medesimo tanti nomi a me familiari (in quanto sono stato per 4 anni alla Salle) approfitto per fare a tutti gli amici di asmara un forte abbraccio ed un caro saluto.
Carlo Cattini.
(17.04.2003)
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Grazie Carlo, stima e simpatia ricambiate.
Ciao, il C.

ROBERTO SERAPIONI
rserapioni@yahoo.com

Ma che RADUNO DI APRILE, IL CHICHINGIOLE E' UN RADUNO DI ASMARINI UNIVERSALE E GIORNALIERO. Pensa che oggi, dopo un pranzo meraviglioso, cucinato da me (!!!) sono andato a visitare il sito ed ho trovato una e-mail di Daniela Pichi. Una vita che non la sentivo. Fantastico. Non c'è giorno che non do' un'occhiata al sito. Ti mando una foto mia e di Assunta per il raduno. Non dimenticarti di pubblicarla. Mi dispiace immensamente non poter essere con Voi tutti. Comunque siete sempre tutti nel mio cuore e ricordi.
Ciao,
Roby & Assunta
(20.04.2003)
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Come vedi, caro Roby, il Chichi non si è dimenticato. E non ci dimenticheremo nemmeno di farti fischiare le orecchie all'ormai imminente Raduno di Castel San Pietro.
Un abbraccio da tutti noi.
il C.


FRANCESCO CRESCENTINI
crs767fr@yahoo.it

Caro Chichingiolo,
con tutte le tue foto, le tue lettere e le tue rievocazioni, ho fatto una passeggiata sul mio cordone ombelicale e mi sono ricordato un detto eritreo che recita: "Il tuo paese e quello che ti ha nutrito il primo giorno di vita". Forse è proprio così. Siamo uniti da un unico senso di appartenenza ad una "tribù" che ora è sparsa sul mondo e tu rappresenti un mezzo per comunicare le nostre emozioni.
Mi complimento con l'autore che faccio finta di non conoscere per non sembrare retorico!
Francesco Crescentini

(21.04.2003)
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Caro Franco, il sedicente "titolare" del sito, momentaneamente assente, è gia di per sè vuoto e ampolloso, per cui ti siamo riconoscenti per non aver contribuito a incrementare ulteriormente la sua ridondanza.
Felicissimi di averti finalmente con noi. Ciao, il C.

MOHAMED ABDU AHMED
gumeshimoh@iol.it

Caro chichingiolo,
nel tuo breve commento alla mia lista di ricercati (
cfr. la pagina "Ricercati") avevi detto che i tuoi rami erano corti. Forse è vero; ti eri comunque dimenticato di dire che sono carichi di gustosi e sorprendenti frutti.
Questi frutti stanno nutrendo la mia fame di notizie, colmando le lacune della memoria e il mio bisogno di rivedere e risentire gli amici; cosa che, per citare P. Niederreiter, "bilancia la mia vita" e forse fortifica la mia struttura emotiva (wow!).
La lettura del messaggio di Ermete Bruni mi ha immediatamente scaraventato nella Keren degli anni sessanta quando, bambino e poi ragazzino, passavo davanti alla farmacia dei suoi per andare a casa. Ho rivisto il bancone della farmacia dietro al quale si scorgeva la figura robusta di suo papà e quella sottile di sua mamma, e qualche volta, anche quella della sorella e sempre quella di Angelo.
Ho rivisto anche il vicino negozio dei Tirella, colmo di casse di birra e di bottiglie di liquori. Sono poi andato, passando dal palazzo Riva e riassaporando il profumo dei suoi negozi, allo......stadio (permettimi di chiamare così un campo di sabbia: è un mito) a vedere Giorgio Tirella in azione. Altro che Toldo e Buffon!
Alla fine sono rientrato a casa mia, sulla strada che porta alle piantagioni degli Ertola (a proposito, saluti alla signora Bianca e a Franca Paola, se si ricordano di Gumeshi) e alla madonna di Daarit (del baobab, secondo la dizione di Silvana Corsini) a ricevere, come a quei tempi, il più bello e gratificante dei premi della giornata: un forte abbraccio della mamma. Una vera e salutare regressione d'età.
Grazie.
Approfitto di questo messaggio e della tua pazienza, caro Chichingiolo, per mandare i saluti a: Guido Notari, Daniele Magherini, Virgilio Reffo, Riccardo Giudice, Renata Antoniani, Amleset Tesfamariam, Domenico Magnotti, che so essere a portata dei tuoi rami. Se poi riesci a stanare dal suo bunker anche Alberto Di Lorenzo, allora avrai compiuto un capolavoro.
Grazie ancora.
Mohamed Abdu Ahmed
(21.04.2003)
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Caro Mohamed, hai portato anche noi lontano nel tempo e ... mi fermo, ho avvertito un brivido. Tirella: che portiere! Lo ricordiamo anche noi il felino che parava l'imparabile e nessuno voleva nella porta avversaria. Vedremo di riportare a "casa" anche Alberto. Ma, se ci permetti, il capolavoro lo hai realizzato tu scrivendo queste righe ispirate ed emozionanti.
Ciao, il C.

BEPPE CORDARO
cordafrica@libero.it

Caro chichin.....,
il Clown ci manca, e ... non potevi fare cosa più giusta nel pubblicare le foto di Fabio in quella veste che esprimeva tutta la sua ironia, la sua allegria, la sua libertà e la sua grande voglia di vivere. Mi hai fatto un regalo immenso: quella foto che mi ritrae in veste "Jimi Hendrix" con il mio vecchio amico, compagno di studi e di "giochi", è la mia preferita nell'album dei ricordi e vederla pubblicata insieme a tante altre di altrettanti amici, mi ha fatto provare sensazioni che non sentivo da tanti, ... troppi anni. L'amicizia, la stima, il senso di appartenenza, la serenità, la voglia di fare seriamente, di divertirsi, di crescere liberi e nello stesso tempo responsabili. E sono solo alcuni dei sentimenti che questi ricordi evocano in me. Del Chichingiolo credo sia già stato detto tutto tranne che non è un semplice sito e album di ricordi, ma una ... bomba!!! che ancora non ha espresso tutto il suo potenziale, perché animato dai sentimenti di tutti coloro che quotidianamente si collegano alla ricerca non solo di una vecchia foto e di un ricordo piacevole, ma ... c'è lo sapremo dire!
Ti saluto e abbraccio tutti gli amici che ci leggono. Ci vediamo al Raduno!
Ciao, Beppe
(21.04.2003)
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Caro Beppe,
Chissà che sberleffo ci avrebbe fatto Fabio! Poi, improvvisamente serio, ci avrebbe sicuramente detto: vuoi altre foto? E giù una pacca sulle spalle. Spero inoltre che la "bomba" sia a miccia lunga perché se ci scoppia fra le mani siamo nelle sette pesti.
Ciao, il C.

RENZO IORINI
iorinir@bdg.centrin.net.id

Caro Chichingiolo,
Tra le righe dei messaggi e le didascalie delle foto ho riconosciuto molti nomi che hanno rievocato in me tanti bei ricordi e purtroppo anche molta nostalgia.
Complimenti per il sito!

Saluti.
Renzo Iorini
Bandung - Indonesia
(21.05.2003)
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Caro Renzo,
Non sei l'unico a cui abbiamo rinverdito bei ricordi e involontariamente provocato qualche fitta di nostalgia. Ma siamo anche certi che siano prevalsi i primi, non è vero?
Un caro saluto, il C.


MASSIMO CERRETO
mcerreto@tiscali.it

Antichi profumi di spezie africane


Facce antiche e nomi quasi dimenticati! Una splendida idea che serve a ricordare chi eravamo e da dove siamo venuti. Non cadere in inevitabili piccole nostalgie è cosa ardua. Mi rendo conto osservando le foto che non era la mia generazione, ma ci sono vicino. Allego qualche immagine nella quale forse alcuni si riconosceranno.
Bye a tutti.
Massimo Cerreto
(23.05.2003)
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Caro Massimo,
Lo stesso potremmo dire noi di alcuni tuoi compagni e bene hai fatto a rinfrescarci la memoria. Grazie per le foto (che pubblichiamo nell'Album) e ricambiamo i saluti. Ciao, il C.


LETTERA APERTA AL NOSTRO “CHICHINGIOLARO”


Caro C.,
lo riconosco, mi avevi messo in guardia e l’equazione era semplice, semplice: e-mail pubblicizzata = uguale = emozioni, commozioni e sorprese a non finire. Avevi ragione! Te ne avevo parlato, subito dopo la ricezione dell’e-mail di quella compagna delle magistrali ed università e tu mi avevi chiesto allora, poi desistendo, per tornare nuovamente alla carica ora, di condividere con gli altri “chichi” la sorpresa e la gioia da me provate nel ricevere notizie di chi avevo perso di vista da anni. Dopo l’ultima emozione in ordine di tempo, ho deciso di accontentarti.
Mi è arrivata, infatti, l’e-mail di un’altra compagna - questa è delle elementari e medie - di cui avevo perso le tracce da ben trent’anni. (L’ultima volta che la vidi fu ad Asmara dove era giunta dagli Stati Uniti in seguito al decesso del padre).
Che tuffo al cuore nel leggere le sue poche righe, scritte quasi con cautela, forse nel dubbio che l’Elvira dall’altra parte potesse essere un’omonima o, peggio, che si fosse dimenticata di lei. Invece sono proprio io e i ricordi sono tutti intatti!
Che commozione! “Indescrivibile”, dico io. “Descrivila”, mi inciti tu. Mi arrendo e provo ad accontentarti, ma già al momento di prendere in mano carta e penna mi rendo conto che l’impresa non è affatto semplice.
Come si fa, mi chiedo e ti chiedo, a raccontare, con ordine, le emozioni provate, a porre in risalto l’elemento sorpresa ed il fattore tempo, e colorare tutto con la giusta sfumatura e tonalità, in modo da riuscire, in poche parole, ad esprimere l’intensità dei sentimenti senza cadere nel ripetitivo e nel banale?
Mi sono anche chiesta: “Se fossi un pittore, come dipingerei questa irrompente miscela di emozioni?”. L’arcobaleno è la prima immagine che mi è venuta in mente, forse per via dei colori che, come i sentimenti, sono molteplici, distinti eppure sfumanti gli uni negli altri. Ma ho scartato subito l’idea perché le mie emozioni non hanno nulla di tenue, né di sfumato, anzi per la loro intensità richiederebbero tonalità forti e brillanti, con pennellate decise e nitide, come i ricordi che, con un clic del mouse, arrivano numerosi, con una velocità da capogiro.
Appena un clic …! E’ appunto questa immediatezza della posta elettronica, che tanto apprezzo nello svolgimento quotidiano del lavoro, che invece, in questi momenti così carichi di emozione, mi sta proprio stretta. Quasi, quasi ­ e te lo confesso a bassissima voce - rimpiango la posta tradizionale, quella appunto di un passato che del tutto remoto poi non è. E mi precipito a spiegare brevemente il perché, prima di essere travolta dagli anatemi e dal linciaggio virtuale da parte dei figli dell’era informatica contro la nonnetta matusalemme.
La posta, consegnata a mano dal postino, viene, di solito, sottoposta dal destinatario ad uno scrutinio iniziale, sommario oppure accurato. Prima di aprire una busta, intendiamoci non quella contenente lo statino bancario o la fattura del gas, ma quella diversa, scritta con calligrafia sconosciuta o vagamente familiare, che già di per sé preannuncia qualcosa di inconsueto, c’è sempre una pausa, magari inconscia; è il momento in cui la si gira e la si rigira fra le mani, soppesandola come se la grammatura fosse indicativa del peso e dell’importanza del contenuto, poi si passa al vaglio il mittente e ad uno studio ravvicinato del francobollo. Ed è proprio grazie a questa pausa di pre-apertura che si ammortizzano i tuffi al cuore, rendendoli meno micidiali. Invece, con la posta elettronica, si clicca e … la diga dei ricordi si rompe!
Che valanga di emozioni! Curiosità, sorpresa e incredulità si susseguono a ritmo serrato, poi, arriva la commozione, profonda ed intensa, seguita dall’ansia di rispondere subito, quasi affannosamente, per non lasciarsi sfuggire l’attimo magico, nel timore che quel contatto, perduto e ritrovato inaspettatamente e incredibilmente, possa svanire nuovamente nel nulla.
E infine, arrivano loro, i ricordi, tanti, a ondate e, come tali, si incrociano, si accavallano, si staccano per unirsi di nuovo e riversarsi sulla spiaggia della memoria.
Il grembiulino candido con il fiocco azzurro, inamidato, le macchie di inchiostro sulle dita con qualche sbaffo sul visetto tondo, pieno di aspettative; il fiocco bianco sui capelli che, inevitabilmente, col passare delle ore, finiva per disfarsi; e, più tardi, il grembiule nero delle medie, il primo accenno di seno, lo smalto chiaro sulle unghie, la tragedia dei primi brufoli, sempre pronti a spuntare nei momenti meno opportuni. E, ancora, i piccoli, eppure allora così importanti, segreti, confidati a bassa voce, in cortile, durante la ricreazione; i batticuori per le prime cotte, le risate e i bronci, gli inevitabili battibecchi per gli improvvisi sbalzi di umore, in quell’altalenare di euforia e malinconia, di risate e pianto, turbolenti doni ormonali di ogni adolescente.
Aspettative, speranze, progetti. Sogni, dolci e meravigliosi, nella cornice indimenticabile della nostra Asmara.
… Basta, C., chiudo qui, per ora, non riesco, infatti, a dire o a dare di più.
Elvira Romano
(giugno 2003)
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Cara Elvira, la "chiudo" subito questa lettera perché possa conservare a lungo, come un fiore fra le pagine di un libro, il suo colore e il magnifico profumo che emana. "Imparino gli ignoranti, e quelli che sanno amino di ricordare" (Hénault): grazie! il C.


DETTO TRA NOI ...

Vorrei quasi dire alla redazione e al fotoreporter che ... - MODESTIA A PARTE (gridato) - siamo proprio belli! belli dentro e fuori! Beviamo acqua Rocchetta?
Forse qualcuno se lo domanderà, perché il flash non ci turba, non ci sorprende con espressioni bovine (occhi spalancati), insomma, che dire Franz e Claudio, onoriamo l'album. Preparate i rullini per Brentonico, l'allegra brigata asmarina si allarga ... spazio all'euforia! Ero convinta che Franz suonasse, oltre alla batteria anche la chitarra, c'è qualche altra sorpresa che non ricordo?
Ho appena risposta a Tiziana (
Favetti, n.d.C.), se saranno in Italia in agosto, lei e Mauro, ci raggiungeranno!!
Mitico chichi ... alimenti gioia continua nei nostri cuori!!!!!
(Se vuoi pubblica quanto sopra) S.E.& O ... proprio come le fatture, è il caso che quando scrivo lo indichi a piè di pagina.
Paola Cirigottis
14/06/03
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Noi volentieri pubblichiamo ma spieghiamo cos'è "Brentonico" per gli amici che non sanno: è una località dalle parti di Trento dove la vulcanica Paola ha intenzione di riunire, nel fine settimana di ferragosto, un gruppo di amici asmarini per un mini raduno estivo. Se ci fosse qualcuno interessato, contatti subito Paola via email. Che la bellezza sia con noi! E nei nostri cuori resti sempre. Abbiamo sentito per caso un Amen?
il C.

MANUELA PAPILLOUD
lorenzo.miola@katamail.com

Ciao a tutti, e grazie al Chichingiolo per la calorosa risposta!
Sono passati talmente tanti anni che mi sembra di entrare in punta di piedi in un posto nuovo ... e forse è giusto così ...
Mi sta venendo voglia di cercare una marea di gente .... l'effetto del tempo che passa .... e mi ha molto commosso vedere in facciata la firma di Peter Niederreiter: eravamo molto unite alla loro famiglia, all'epoca ...
Vabbè ... credo che dovrò prendere tutta questa storia a dosi super-piccole ... e tutto sommato ben mi sta, perché la pigrizia e "l'assenza" mi hanno accompaganto per molto tempo ... Comunque un saluto a tutti, e grazie.
Manuela Papilloud
20/06/03
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Manuela ci aveva inviato un primo messaggio in data 18/06 da un indirizzo email provvisorio. Ora ne ha attivato uno personale al quale potrete scriverle. Grazie per il tuo messaggio, Manuela, ma non temere: con i "chichingioli" non si corre il rischio di indigestione, solo ... tanta emozione, quella sì! Un caro e cordiale saluto a tutte e quattro le sorelle Papilloud, di cui M. è l'ultima. Ciao,
il C.

BENI BANIN
bb015c7665@blueyonder.co.uk

Mi farebbe molto piacere sentire qualcuno che si ricorda ancora di me.
Saluti
Beni Banin

NEVIO DE VIDO
nevio.devido@fastwebnet.it

Mi unisco al coro complimenti per il sito. "Riaprire una porta sulla camera oscura di sensazioni perdute e riprovare un
brivido a fior di pelle." Questa frase dice tutto. Non pensavo di vivere delle emozioni così forti attraverso delle vecchie
foto (La Salle 1969-1971).
Vi invio una rara foto d'Asmara del 1950 a colori, pescata in internet.
Saluti,
Nevio
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Nevio si unisce ai tanti cui abbiamo fornito un pizzico di emozioni. Che sia questo il "peccato originale" per cui verrà ricordato il Chichingiolo? Chissà! Un cordiale benvenuto anche a te e grazie per la bella foto, che pubblichiamo nell'Album. Tutte quelle splendide macchine "vintage" oggi farebbero super-felice un collezionista di auto storiche o un appassionato di motori. In primo piano ci pare di riconoscere la FIAT cabrio grigio-verde di Rivellini, tipografo in via Itegue Zehaitù ...
Ciao, il C.

TINA IANNOTTA
tinya@libero.it

Che bello questo sito! è il mio sito, così quando mi verrà una nostalgia, non sarà più una mancanza, ma una presenza, una visita, arrivano persone, arriva il mio paese lontano e ... mi terranno un po' di compagnia.
Tina Iannotta

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Ciao Tina e benvenuta al ... tuo sito! Facci spesso compagnia, non mancheranno mai le occasioni per fare due chiacchiere e prendere un the insieme e sgranocchiare un chichingiolo.
il C.

ROBERTO CURT
curt@curt.it

Ciao chichingiolo, ho scoperto il tuo sito per caso e devo dire che nonostante io sia molto più piccolo d'età rispetto a tutte le persone che si contattano sul tuo sito, ogni volta che lo visito rimango affascinato e mi emoziona.
Dico più piccolo perché io sono nato nel 1971 ad Asmara e dal 1986 vivo in Italia ed esattamente a Galeata (FC). Sai, quando sono venuto a Galeata eravamo in tre di Asmara. Ora siamo un bel po'. Una piccola Asmara in terra di Romagna.
Ad Asmara io abitavo dietro la Cattedrale. Sotto il nostro appartamento ci viveva il Sig. Cipriani che aveva un negozio di strumenti musicali e so per certo che sua figlia faceva (o fa, non lo so) la professoressa all'istituto geometri di Forlì. Io però non l'ho mai conosciuta né incontrata.
Complimenti per il sito, è un bellissimo amarcord (anche se i tempi non sono quelli della mia infanzia).
Ciao
Roberto Curt
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Diamo il benvenuto a Roberto e ci chiediamo: quante saranno le piccole Asmara sparse per il mondo? Le vogliamo censire? Per ora, quella di Galeata, raccolta sulle colline forlivesi, si classifica al primo posto. E le rivolgiamo il nostro più cordiale saluto. il C.

TEMPO DI VACANZE

Carissimo,
scrivendo ad un amico le sensazioni di questa calda estate, ho pensato di estenderle anche al Kikki.
Raccontiamoci le nostre vacanze estive ad Asmara: è un invito a raccogliere pensieri, in ordine sparso.
Qui è una canicola d'agosto già a giugno: 35/37 gradi (con 8/9 gradi sopra la media di stagione) che, a detta degli esperti, con l'alta percentuale di umidità che c'è porta al disagio di una temperatura di 40 e oltre. Questa è febbre! Anche le piante del mio giardino non ci capiscono più niente, con tentativi di fioriture fuori stagione.
Questo caldo mi porta, è inevitabile, in Africa, nel bassopiano dell'Africa Orientale e nella mia ultima Africa, quella Occidentale. Clima caldo umido tutto l'anno, lì. Ci si fa l'abitudine. Qui ti prende di sorpresa, mentre stai ancora usando giacche e coperte e, dall'oggi al domani, soffochi!
E penso alle nostre estati, più fresche, ad Asmara.
Le mie vacanze, trascorse i primi anni ad Elaberet e ultimamente ad Asmara, tra il campo da Tennis (A.T.A.?) e il Collegio La Salle. Il cortile affollato, l'attività dei campi di pallavolo e basket, quella del campo da calcio.
L'impegno dello sport, il divertimento dello stare in compagnia, qualche batticuore dovuto alla vicinanza di amoretti quasi sempre platonici e sempre e comunque tanta sana spensieratezza. Mi rendo conto di quanto tempo abbiamo trascorso al Collegio: quei cancelli generosamente aperti ci hanno permesso di avere un "cortile" nel quale crescere e formarci.
"Il Cortile per incontrarsi e vivere in allegria, dove i giovani hanno "ampia libertà di saltare, correre, schiamazzare a piacimento" " diceva Don Bosco, e il principio è lo stesso.
La sera la passeggiata in centro, la "vasca". Dopo cena, qualche volta il cinema, oppure un gelato, fuori fino a tardi, perché tanto il giorno dopo si poteva dormire. E i libri, usati, comprati dal "vecchietto": quanti libri divorati durante le vacanze! Guareschi, Agata Christie, Delly, Liala, queste le mie letture di quegli anni.
E poi la stagione delle piogge, quando le piogge c'erano ancora, e il profumo di quella terra rossa e polverosa bagnata, e se l'acqua ci coglieva al Collegio, ci si riparava giù, di sotto, in palestra, tra risate e scherzi.
E gli agamè che arrivavano dal Dorfu e ci portavano i beles: per un centesimo tre beles già sbucciati.
Ricordi pieni di profumi, sapori e... musiche! Cliff Richards & i Tijuana Brass, i Beatles, Segovia, Celentano, Kagnew Station con la sua Country Music. Settembre ci ricordava la fine delle vacanze con le fioriture gialle dei Maskal.
I prossimi profumi sarebbero stati quelli di stampa dei libri nuovi, di matita appena temperata ...
d.t.
(19 luglio 2003)

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... e di fogli Fabriano formato extra large, comprati da Schionato da imbrattare con l'inchiostro di china e il diabolico normografo! Solo un appunto, cara Lady D., senz'altro un lapsus calami dovuto proprio al caldo "dancalo" di questi giorni: Cliff Richards non era con i Tijuana Brass, quello era Herb Alpert, trumpet king di A Taste of Honey, la musichetta di "Tutto il calcio minuto per minuto". Cosa vorresti ballare: This Guy's In Love With You oppure caracollare al ritmo mariachi di Spanish Flea?
Ciao, il C.

Ma certo che era Herb! Cliff era con "the Shadows"!!! Lo vedi quanto è il tempo che è passato? Ci si incrociano i pensieri, che vanno, appunto, in ordine ... sparso!
P.S.
... caracollare al ritmo mariachi di Spanish Flea, of course!
D.

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