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Arabesques del Chichingiolo
I RICERCATI

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CINQUANTESIMO


Il 13 giugno 2004, alla presenza dei propri familiari e numerosi amici (anche di Asmara), Padre Claro Lazzari ha celebrato, nella sua parrocchia di ordinazione, il 50° Anniversario di sacerdozio. Al "nostro" Pr. Claro dedichiamo questo ricordo unito agli auguri di celebrarne insieme molti altri ancora!
Aldo Negrin
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Carissimo Padre Claro,
Le inviamo i nostri saluti con grande affetto e, nel medesimo tempo, preghiamo che l'assista la forza di Dio Onnipotente perché Lei possa continuare a distinguersi, negli anni a venire, come ha sempre fatto nei 50 anni trascorsi.
Daniela Toti
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il Chichingiolo si unisce a Daniela e Aldo nell'esprimere le proprie felicitazioni e invia gli auguri a nome di tutti i "diavoli" che negli anni Asmarini hanno deliziato il ministero di Pr Claro.
(02/07/04)

I FIGLI DELLE "V" ROSSE

Nella finale 2004 dello campionato Under 19 di rugby, la Benetton Treviso ha trionfato su I Cavalieri di Prato e si è portata a casa lo scudetto. Nel ruolo di terza linea con la maglia numero 8, c'era Marco, classe 1985, 1.85 di altezza, 105 kg. di stazza muscolare. Per l'occasione, oltre al tricolore sulla maglia, Marco si è aggiudicato anche il titolo di Metaman della sua squadra con 18 marcature al suo attivo. Nel 2001 questo ragazzo, a soli 16 anni, aveva esordito in campo internazionale contro il Galles e da allora ha collezionato 16 presenze in nazionale (cups), vestendo per 13 volte la maglia da titolare. Al Benetton Rugby da due anni, l'anno scorso la squadra si è piazzata terza al campionato italiano Under 18. Nella foto è l'ultimo a destra, mentre canta l'Inno Nazionale prima della partita contro l'Argentina ai mondiali Under 19 disputati in Sud Africa nell'aprile 2004. Ora è stato promosso all'Under 21del Benetton Rugby, con possibile utilizzo da parte della prima squadra militante in Top 10 e Campione d'Italia in carica.
Luigi, invece, gioca a pallacanestro. Nato nel 1987, ha già raggiunto i 202 centimetri di altezza per 90 kg. di potenza fisica. Gioca nel ruolo di ala e a giugno del 2004 ha vinto, con la Montepaschi di Siena, il campionato italiano di basket. Dal 2001 viene convocato in Nazionale Allievi. Nel 2002 vince con la squadra di Olbia lo Scudetto Nazionale Allievi. Nel luglio 2003 partecipa ai Campionati Europei in Nazionale Cadetti. Risulta top scorer ed è selezionato tra i primi 7. Dal settembre 2003 è tesserato dalla Monte Paschi Siena che milita in serie A1, partecipando anche ai campionati Juniores e Under 20. E' considerato tra i migliori 5 giocatori Under 20. Ora si sta allenando con la Nazionale Juniores in vista degli Europei che si svolgeranno a Barcellona.

Alberto (nella foto qui a sinistra) è il più giovane di questa serie. Nasce nel 1989, misura "solo" 1,80 di altezza e pesa 65 kg. Il suo sport è il calcio, attaccante con la giovanile del Milan che quest'anno si è aggiudicata il secondo posto nel prestigioso Torneo Regionale della Lombardia.
Marco di cognome fa Pelizzari ed è figlio della Valkiria Daniela Toti, maglia numero 5. Luigi risponde al cognome Datome ed è figlio della Valkiria Antonella Toti, maglia numero 4. Il "cucciolo" è Alberto Frezza, figlio della Valkiria Marilisa Notari, maglia numero 8. Capito adesso il perché di quel titolo? Buon sangue non mente, come sussurra mamma Daniela. C'era da dubitarne?
Ai giovani campioni, alle mamme Valkirie e ai papà (che abbiamo lasciato in panchina) i nostri sinceri rallegramenti e ai nostri lettori occhio alle cronache sportive perché qualcosa ci dice che questi campioni torneranno spesso.
il C.
(04/07/2004 - aggiornato il 07.07.2004)


PATRIZIO CORCIONE
Ctautista@aol.com

Cari amici,
Sono Patrizio Corcione, un Italo -Americano che prestava servizio alla Kagnew Station dal 1967-70.
Chi si ricorda di me?
(11/07/2004)

RITA MARIA SALVADOR
rita.salvador@tele2.it

Grazie per averci aiutato, almeno via internet, a ritrovara le nostre radici spezzate e perdute per sempre ... Alla ricerca continua dei volti e degli sguardi che mi hanno accompagnato negli anni fondamentali per il resto di una vita, eccomi qua tra un nome, un cognome, un ricordo più nitido, uno più sfumato. Grazie ancora a Paola Cirigottis che ricordo bene, così come ricordo - ma non so collocare bene in quale spazio - la mamma, mentre il fratello ... suonava ... al Gruppo Sportivo Asmara ... il piano ... ricordo bene? Un abbraccio e tenetemi informata sulle vostre iniziative.
(20/07/2004)

SANDRO MARIOT
sandrofuzz@yahoo.it

... sono rimasto col fiato sospeso rivedendo tutti gli amici di Asmara; un caro abbraccio GIOIOSO a tutti coloro che mi conoscono.
Sandro
(23/07/2004)

Vogliamo ringraziare l'amica Lidia Corbezzolo per la sua continua ricerca nell'interpretare il nostro pensiero rivolto alla terra cara a noi tutti, con fatti concreti realizzati e visibili a tutti nella programmazione su TG2 Dossier del 17 luglio ultimo scorso, una vera chicca e sorpresa!
Grazie di cuore, Lidia, le immagini che abbiamo visto raccontano passato, presente e futuro dell'Eritrea, dove solo l'impegno di chi è direttamente coinvolto manterrà la fiaccola del ricordo!
Aldo Negrin
(26/07/2004)


MARY
michelezappia@yahoo.it

Ciao a tutti gli amici del Chichingiolo. Vi ho trovato tramite un amico che sta nella bellissima California: sono la moglie italiana di un asmarino (Michele Zappia, n.d.C.). Sono stata ad Asmara per la prima volta 4 anni fa e adesso ci andrei ogni giorno se potessi ma per vari problemi quest'anno non si può. Che nostalgia del mare di Massaua, la terra rossa e i cammelli liberi, quei fantastici pesciolini che ti vengono a mangiare dalle mani, le Chiese, il fruscio degli eucalipti al vento ma sopratutto quell'atmosfera che in Italia non c'è più. Un saluto a tutti gli amici del chichi.
Ciao Mary

(26/07/2004)
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MICHELE ZAPPIA
michelezappia@yahoo.it

Sono asmarino, mi chiamo Michele Zappia, figlio del signor Zappia dell'Istituto Geometri/Ragionieri "VITTORIO BOTTEGO. Sono sicurissimo che molti di voi lo abbiano conosciuto, in special modo chi ha giocato a pallone ad Asmara per il "Bottego".
Ho fatto le elementari ad Amba Galliano, le Medie al La Salle. Ricordo alcuni nomi: Michele Frencia, Mauro Daolio, Klaus, fratelli Stavros e Dimitri, Porta, Manti ecc. Ho giocato a pallone al La Salle. Abbiamo vinto un campionato, il capitano era Vincenzo Travaglione. Sono rimasto in Italia molto tempo isolato da tutti i miei affetti e amicizie. Ora, grazie al Chicingiolo e a tutti voi, è l'ora del riscatto. Scrivetemi e ne sarò felicissimo.
PS: ho visto le foto di Cammarata. Io ti conosco, abbiamo giocato insieme, ti ricordi? mandami il tuo indirizzo e-mail. Quanto tempo è passato!
Ciao,
Michele
(30/07/2004)


MARESA DE LEO
miramare70@email.it

Caro chicingiolo,
sono venuta accidentalmente a conoscenza della tua esistenza e ti ho letto con il batticuore e con gli occhi pieni di lacrime. Cosa dirti? Ti è già stato detto tutto per la gioia che dai.
Mi piacerebbe tanto avere notizie di tutte le mie compagne di scuola, soprattutto di :
- Anna Granara
- Luciana Caffo
- Edvige Dumas
- Bianca Messinò
Sono Maresa De Leo, nata nel 1942 e abitavo in Viale Crispi.
Ti saluto caramente e a presto.
Maresa
(31/07/2004)


CINQUANT'ANNI DI RICORDI; O RICORDI DI CINQUANT'ANNI

I casi della vita. Grazie a Paola Cirigottis ho ricontattato Angela Vaccaro. Un primo abboccamento una decina di giorni fa, velocissimo e l'intenzione di risentirci a sera. Le mille cose che infestano la vita di ognuno di noi e fino ad un'ora fa non sono riuscito a chiamarla nuovamente; avevo il dubbio di riuscire a farlo, pensavo: sarà in vacanza. Non è in vacanza, anzi fa la Nonna a tempo pieno e, fra una cosa e l'altra mi ha detto "Fra una decina di giorni devo andare a Genova, dove ho degli amici, dei compagni di scuola, i Tarò ... L'ho interrotta: "Vuoi dire i Di Stefano, Mauro, Giovanna".
Mi ha interrotto lei:
"Mauro è morto tre giorni fa."
Conoscevo Mauro da sempre.
Andammo ad abitare in Via Tre Ottobre, credo alla fine del 1945; le ultime case della via erano quelle che Giobatta Tarò, il grande vecchio della famiglia, aveva costruito per se ed i suoi. Quando la mia famiglia si trasferì lì, proprio la casa confinante era quella dove vivevano Maria Grazia Tarò, con il marito Gustavo Di Stefano ed i figli Mauro, Piero e Silvana. Mauro era un po' più grande di me, il mio coetaneo era Piero, Silvana aveva l'età di mia sorella. Oltre ai giochi, altre cose hanno unito le nostre esistenze di quegli anni, una la ricordo in particolare: papà Gustavo era abilissimo a fare sandali economici di gomma, con copertoni "smessi" di camion; li fece anche a noi Donati.
Le solite vicende della vita ci portarono su altre strade, noi cambiammo casa ed andammo in una via più su, a Ghezzabanda, loro, i Di Stefano, seguirono le vicissitudini "storiche" ed essendo tornata l'AGIP, i Di Stefano si trasferirono a Massaua. Ho rivisto Piero Di Stefano sul finire degli anni 50, riuscì a farmi nuotare (prima non sapevo farlo) con l'inganno, facendomi buttare dal "pontile" del Lido, quello verso le cabine, dicendomi che lui sarebbe stato al mio fianco: quando, ansimando, arrivai al lato opposto lo vidi seduto, sorridente, nel punto di partenza. Ma Mauro non lo ricordo se non come ... il fratello maggiore di Piero.
Tanti, ma tanti anni dopo l'asmarinità, ovvero l'appartenenza a quella speciale genia di esseri umani nati sull'altipiano, ci ha rimesso in contatto. Proposi sul Mai Tacli una foto delle elementari, chiedendo, a chi li ricordasse, di mettere i nomi ... mancanti alla mia memoria. In quella prima elementare della Signora Ascari c'era anche Giovanna Lenza che i nomi li ricordava tutti. E mi contattò per dirmelo, e mi disse tante altre cose, anche che era sposata a Mauro Di Stefano.
Ci fu modo di incontrarci qualche volta a Genova. Sempre di corsa, sempre in modo incerto, perché l'attività di Mauro, la nuova attività di Mauro, dopo i proditori attacchi della vita - o di chi per lei - gli impedivano di poter programmare la sua vita sociale, fors'anche la sua vita familiare. Ma il desiderio di ritrovarsi, di ricordare il "bel tempo andato" gli faceva trovare le soluzioni. Una volta, ricordo, per una casualità quanto mai unica, ci trovammo entrambi, inaspettatamente, a prendere qualcosa all'Autogrill sull'autostrada alle porte di Genova. Con lui, Mauro, c'era anche Piero, il mio coetaneo: fu bellissimo, perché di lui riconobbi la voce, prima ancora di vedere che era proprio lui.
Mauro fece di tutto per esserci, anche lui, con Giovanna, alla "zighinata" di Milano, ad Aprile del 2002, ed invece non fu possibile incontrarci ancora, quando ci riunimmo, con altri asmarini, qui in campagna. Ed è stato continuo il mio desiderio di riprendere i contatti, di trovare il modo di stare insieme ancora qualche ora, il voler ricominciare, rimettendo in rete, sul Chichingiolo, la famosa fotografia della prima elementare. Ed invece ... la telefonata con Angela Vaccaro.
Io credo una cosa: se dopo una vita passata praticamente nell'oblio, il riprendere contatto ti riporta tutto il mondo che da sempre sogni e desideri, vuol dire che chi ti ha permesso questo ha in se qualcosa di incredibilmente bello, speciale, unico. Forse è facile dirlo di chi ci ha lasciato, è vero; ma io mi chiedo, e vi chiedo: perché con Mauro, di cui non sono stato né coetaneo, né compagno di giochi, né compagno di scuola, mi sono trovato così bene, perché ha continuato ad alimentare il mio desiderio di stare insieme? Secondo me è che Muaro Di Stefano, oltre ad essere un asmarino DOC era un essere umano speciale.
Lo spazio tiranno non mi consente di dirne di più, ma chi l'ha conosciuto, lo sa.
PAT.

(06/08/2004)
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Le più sincere condoglianze del Chichingiolo a Giovanna e a tutta la famiglia Di Stefano.

A TUTTI I SESSANTENNI

ANNA MARIA SALVADOR
valeriafanz@tiscali.it

Sono Anna Maria Salvador e voglio inviarvi i complimenti per un sito che come dicono in molti ha risvegliato vecchi ricordi rimasti in un cassetto chiuso ma che per incanto si è riaperto e ci fa passare momenti molto belli. Hanno ragione quelli come Buffoli (cfr. pagina 5) che brontolano perché quelli della nostra età non si fanno vivi. Animo, sessantenni o giù di lì, fatevi vivi.
(08/08/2004)
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Cara Anna Maria,
Grazie per il tuo messaggio. Come vedi, non sei l'unica a pensarla come Roberto Buffoli.
Ciao,
il C.

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MAURO DALL'ASTA
maurokafrilla@cr-surfing.net

Caro Roberto Buffoli,
anche noi condividiamo con te che la nostra generazione è sparita nel nulla. Stasera quando ho sentito a che prezzo è arrivata la benzina mi è tornato in mente un fatto di quando eravamo ragazzi. Ho pensato: perché non telefonare a Cibo ( Riccetti) e riformare la nostra vecchia società? Con l'esperienza acquisita a causa dell'età e con un po' di fortuna in poco tempo potremmo rimediare un bel po' di soldini!!!
Pochi capiranno il significato di queste due righe ma tu sicuramente sai a cosa mi riferisco. Se poi qualche altro se ne dovesse ricordare è meglio che taccia. Se non l'hai ancora capito sono Mauro Dall'Asta.
Ciao a te e un saluto anche a tutti gli asmarini.
(08/08/2004)
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Sessantenni alla riscossa! Mauro, prova a scrivercela quella storiella che tu vuoi per ora tacere ... L'età ormai offre l'immunità, non credi?
Ricambiamo i saluti.
il C.

PAOLA NANNI - TATE

Carissimo Chichingiolo,
Mi sembra incredibile, ma credo di poter contare su di te per trovare alcune mie compagne di scuola dell'Amba-Galliano. Queste sono: Elena Cercenà, Ebe Siboni. Ho già rintracciato diverse altre amiche e ci siamo riunite dopo 35 e più anni.
Se qualcuno si ricorda di me o vorrebbe contattarmi, io vivo in America e precisamente a Columbus, nell'Ohio, ma vado spesso in Italia. Mi farebbe tanto piacere avere notizie delle mie ex-compagne di scuola.
Purtroppo due anni e mezzo fa è morto il mio carissimo fratello Franco, e un anno fa mia mamma. Sono sposata già da 40 anni e ho tre meravigliosi figli e otto nipotini. Io insegno l'Italiano all'Università e scrivo libri di grammatica e verbi italiani.
La mia vita è molto piena e felice, ma ho sempre nel cuore le mie compagne di Asmara.
Spero di avere qualche notizia. Il mio indirizzo e-mail è: rstvideo@aol.com
Vorrei anche poter sapere quando ci sono i raduni degli asmarini d'America. Come poterlo sapere? Grazie Chichingiolo per dar vita ad un passato cosi remoto ma sempre vivo.
Paola Nanni-Tate
(08/08/2004)
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Siamo felici di pubblicare il tuo messaggio, cara Paola, e sicuri che la catena del Chichingiolo ti farà ritrovare le vecchie amiche in un batter di clic e quant'altro. Le nostre sincere condoglianze per le perdite dei tuoi cari.
Un cordialissimo saluto,
il C.
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L.F.B., che ringraziamo, ci ha segnalato che a Paola è stato comunicato l'indirizzo della sua amica Elena Cercenà.
(17/08/2004)

SARINO LUPPINO
sluppino2000@yahoo.it

Caro CHICHINGIOLO.
Questa richiesta è molto importante. C'è un amico di Asmara che si è diplomato nel '65 o '66 e ha lavorato all'estero per 30 anni circa, poi è tornato in Italia e non ha potuto esercitare la professione di GEOMETRA perchè non si è potuto iscrivere all'Albo dei Geometri in quanto gli hanno richiesto di fare un esame di abilitazione e, nonostante le mie insistenze, non l'ha vouto fare perchè non se la sentiva di rispondere a quesiti che implicavano molte nozioni teoriche, dopo tanti anni, chiaramente, è molto dfficile ricordare.
Per cui dopo una così lunga esperienza in cantieri di tipo diverso, ha abbandonato la professione per fare tutt'altro lavoro con poca soddisfazione anche economica.
Vorrei sapere se in Asmara esisteva un ALBO DEI GEOMETRI e se è possibile avere un certificato in qualche modo che il diploma a quei tempi era autoabilitante (in effetti è così). In questo modo, forse il Collegio dei Geom. accetterà l'iscrizione dei questo mio amico.
I più cordiali saluti a tutti i chichingioli ed in particolare a chi mi saprà dare le info richieste. Ringrazio in ogni caso chi si interesserà in merito.
Sarino LUPPINO
(12/08/2004)
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Chiunque è in grado di fornire informazioni in merito è pregato di contattare direttamente Sarino all'indirizzo email suindicato.
Grazie,
il C.

ROBERTO "ACRIA"
acria8@hotmail.com

Caro chichingiolo,
Ti ho scoperto per caso, ho resistito a lungo ed infine ho capitolato, il chichingiolo attrae. Sicuramente attrae, fatalmente attrae; intanto è dolciastro, ma con un gusto amarognolo, lo stesso di quando scopri i segni che il passato ti lascia addosso, lo leggi nei volti degli amici e lo indovini nei loro sorrisi.
Passato? Presente? Futuro?
Quando il passato si dilata nei ricordi ed il presente ci si riflette, il futuro non può che essere angusto ... Asmara è la chiave di un passato confuso e felice e di un futuro certo e già scritto.
Oh Asmara, era già tutto scritto? Generazioni si sono succedute: dolori, sogni, sempre vissuti o sognati in disparte; Asmara ha significato e significa tante cose per tanti e mai le stesse per tutti.
Così mentre la vita scivolava lenta e felice per noi in superficie, grandi fiumi scorrevano impetuosi e sotteranei, nuovi cuori si infiammavano ed il sogno di generazioni si precisava in un ideale di libertà in nome del quale migliaia hanno sofferto e altrettanti sono morti. E mentre il rigagnolo lento e felice cambiava letto e direzione, il fiume impetuoso trovava lo sbocco alla luce ed al mare.
ERITREA piccola fragile, subito tradita da chi ti ha cosi fortemente voluta; a chi sei mancata?
E noi, ti abbiamo forse confuso col letto di prima? e mentre si consuma questa ultima beffa e la vita riscorre lenta e (felice?) in letti ora lontani ma nel sogno identici ai tuoi, altri fiumi impetuosi si agitano alla ricerca di una libertà a lungo attesa ed ancora incompiuta per te per noi per tutti.
MINCHIA ASMARA

PS - Minchia era e forse tuttora è una firma asmarina il cui significato prescinde il riferimento siculo ed anatomico. E' un grido di gioia, di rabbia, di stupore e di identificazione, quella che molti sfuggono ma da cui sono fatalmente attratti; minchia equivale a chichingiolo ma con un connotato piu' realistico. Di tutte le cose dette ed asmarine per eccelenza - il beles, lo zighini, il lido, il bassopiano, la piana, le pendici, il francolino, il Crocerossa, il palmofisso, il mucchietto da dieci che di rimbalzo non si dà, la vasca, Cina, la lettè eccetera eccetera - MINCHIA è unicamente discriminante perché solo gli asmarini ne fanno o ne hanno fatto così elegante uso.
L' anonimato di Acria è un passaggio obbligato verso un personale ed elaborato compromesso tra un passato che vuole riemergere ed un presente che non ha il tempo per occuparsene ...
(17/08/2004)

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