Mi
sono girata di scatto, sentendomi tirare una treccia. Ho
visto due occhi verdi come solo il mare di Massaua vicino
alla costa sa esserlo, capelli biondi come il grano maturo
e un sorriso assassino che mi ha rubato il cuore. Questo
sei tu G. L'amore che ho incontrato oggi e sono certa non
mi lascerà per tutta la vita. "Lo sai che sei
bella" mi hai detto, poi, senza lasciarmi il tempo
di rispondere e con una sgommata sei corso via sulla tua
vespa.
.
. . Quale poeta sarebbe mai riuscito a cantare questo amore
nato in pomeriggio di maggio, in Viale Bottega, davanti
alla piscina "Mingardi"? Credo che né Dante
né Petrarca sarebbero in grado di farlo, e sì
che loro sono geni in fatto di amore.
.
. . Chi sei? Io non ti ho mai visto prima d'ora, e neppure
la mia amica ti conosce, ma cosa importa un nome? Lo scoprirò.
.
. . Ogni giorno ti aspetto seduta sui gradini di casa e
quando sento il rumore della tua vespa che arriva dalla
curva della stazione dei pompieri il mio cuore comincia
a battere impazzito.
Oggi mi hai chiesto come mi chiamo e mi hai detto il tuo
nome, mi hai anche detto che sono speciale anche se porto
le trecce e i calzettoni.
.
. . Ti posso accompagnare a scuola stamattina?" mi
hai domandato. Non aspetto altro, non te ne sei accorto?
Salgo sul sellino posteriore della tua vespa e stringendomi
a te assaporo il profumo del tuo maglione e il calore del
tuo corpo. Che felicità
.
. . Siamo andati a piedi fino alla "Croce del Sud "
a mangiare il gelato, mi hai preso la mano e mi hai guardato
negli occhi ed io ho immerso la mia anima e il mio cuore
nel tuo sguardo così limpido e splendido.
.
. . Domani è Natale, vieni al cinema con me?
Sono confusa, piena di gioia, la gioia di una ragazzina
che pensa e sogna chissà cosa! Alla messa di mezzanotte
ci vado con mia sorella e per farmi bella il giorno dopo
mi metto i bigodini fatti di
striscioline di carta. Sei arrivato anche tu in chiesa,
e malgrado i miei sforzi ti sei accorto del mio disagio
e nel togliermi quelle carte dalla testa e ti sei messo
a ridere. La tua risata, una risata che difficilmente dimenticherò.
.
. . Siamo andati al cinema, mi hai regalato un cioccolatino
a forma di cuore, e un fiorellino raccolto in un campo.
Mi hai preso la mano e l'hai tenuta stretta tra te le tue:
che dolce calore, mi hai dato un bacio leggero sulle labbra.
Le laverò stasera? mi sono chiesta?
.
. . Oggi siamo andati a Sembel, siamo andati in vespa e
poi ci siamo fermati a guardare i prati, eravamo seduti
sul sellino della vespa: tu mi hai stretta vicino a te e
mi hai baciata, quel sapore dolce delle tue labbra, quell'abbraccio
caldo, il tuo corpo vicino al mio.
Sono le cose che porterò con me per tutta la vita.
Ti amo G. Ti amerò sempre, anche se non dovessi vederti
per tutta la vita.
.
. . Questi sono solo frammenti e schegge di un amore infinito,
lui è partito per l'Italia, io ho continuato la mia
vita, l'ho rivisto tante volte, ma il destino gioca i suoi
scherzi e ognuno ha seguito la sua strada. Nel mio cuore
ci sei e ci sarai sempre e solo tu, grande e tenero amore.
Un giorno ti dirò: "eccomi, sono ancora io quella
ragazzina con le trecce, con i calzettoni ma con tutto
l'amore del mondo che porterò con me oltre i confini
della vita.
A
tutti i ragazzi piccoli e grandi, auguro un amore così
bello, così pulito, fatto di tenerezza e di carezze,
un amore che rimane nel cuore chiuso come in un forziere
pieno di cose preziose.
Nily