Mancano
un paio di giorni alla mia partenza per Stati Uniti e Messico
e sono alle prese con le ultime commissioni e con i bagagli
Arriva una e-mail da Anna: "
perdonami se arrivo
sempre all'ultimo minuto
ricordi quelle foto scattate
nel mio giardino ad Asmara
io, te e Marilisa con le nostre
moto
? Le ho ben stampate nella memoria, ma le ho cercate
dappertutto e non riesco a trovarle, tu le hai senz'altro
Vorrei fare una sorpresa a Marilisa e portargliene una, la più
bella, ingrandita ed incorniciata, in ricordo dei bei tempi
e della nostra grande amicizia". Trovo l'album, lo sfoglio
ecco le foto scattate nel giardino di casa Matteoda in un caldo
pomeriggio estivo
noi tre con le nostre fiammanti e amate
moto: la mia Yamaha trial 100 color senape e la Kawasaki 100
da cross di Anna color rosso-arancio con strisce in contrasto
Era il 2 giugno 1972, avevamo poco più di 16 anni!
Eravamo
quella della Yamaha e quella della Kawasaki!
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o O O o o
Non
era stato semplicissimo farsi regalare la moto dai nostri genitori
Io avevo fatto leva sui buoni risultati scolastici e sull'amore
di papà per i motori
Anna invece ricorda ancora
con grande tenerezza le parole pronunciate da mamma Virginia:
"
non l'avrai mai finché io sono in vita
"!
Ma la settimana dopo suo papà Alberto l'aveva accompagnata,
sornione, da Pastacaldi per l'acquisto dell'oggetto del desiderio!
Che gioia e che sensazione di libertà scorrazzare in
sella alle nostre moto lungo i bei viali del centro di Asmara,
la strada per l'aeroporto, le stradine sterrate dalle parti
delle "antenne" e i boschetti di eucalipti della nostra
concessione agricola!!
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o O O o o
Al
mattino Anna passava a prendermi sotto casa, il suo arrivo era
preannunciato da un rombo acuto e scoppiettante ed una scia
di fumo scuro, addosso una casacca militare tinta di nero con
il simbolo della pace ricamato sul taschino, un basco di panno
verde per proteggere i lunghi capelli dall'aria frizzante del
mattino e dai fumi olezzanti della Kawasaki, ed una tracolla
piena di libri.
In sella ai rispettivi "bolidi" raggiungevamo il Liceo
Martini nella nuova sede vicino al cinema Capitol e il breve
percorso insieme era occasione per scambiare due parole sulle
interrogazioni e sui compiti che ci attendevano e per fare due
risate con naturalezza e complicità.
Nel pomeriggio, dopo esserci trovate a casa di uno o dell'altro
compagno di scuola per i compiti, un paio di "vasche"
lungo viale Roma o viale Hailè Sellasiè e poi
un salto all' American Bar da Smanio per un'"indiana",
una pizza sottile con il "caria" piccante, buonissima.
Al sabato, finite le lezioni, una puntata (sempre a cavallo
delle moto) al bar Royal con gli amici di scuola per una birretta
scura con mezzè, e nel pomeriggio un cinema sempre con
la combriccola, o
massimo dei massimi, una bella festa
a casa di questo o quello, in attesa del pomeriggio domenicale
al CUA dove si ascoltava la musica, si ballava, si sognava.
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o O O o o
Mitica
era stata una vacanza a Massaua con la moto; io non avevo ottenuto
il permesso di portare la mia Yamaha, Anna invece aveva fatto
tutto il viaggio Asmara-Massaua in sella alla sua Kawasaki seguita
dal papà in macchina. Una volta a destinazione ci spostavamo
in tre (Anna, Danila ed io), sull'unico mezzo di locomozione
a nostra disposizione
percorrendo Taulud a tappe
durante le quali una delle due "passeggere" faceva
dei tratti a piedi per evitare i poliziotti del "traffico"
per poi risalire in sella una volta imboccata la strada verso
Gurgussum: un tuffo nelle acque calde del nostro Mar Rosso,
un po' di sole, un panino al tonno, un frullato di papaia al
bar di Ramadam. Poi una corsa fra le dune della bellissima spiaggia
di De Paoli ed un tuffo ristoratore in tarda sera in mezzo alla
fosforescenza
con gli amici e i compagni di scuola più
cari.
Era una caldissima estate, avevamo appena dato gli esami di
maturità ed eravamo pieni di sogni. Sarebbe stata la
nostra ultima estate veramente spensierata e felice. Di lì
a poco ognuno avrebbe seguito il suo destino, chi in Italia
e chi negli Stati Uniti per frequentare l'università,
e le nostre adorate moto sarebbero rimaste ad Asmara ad aspettarci,
ad attendere invano un'altra estate di corse spensierate !
Queste
eravamo noi: sorridenti, ironiche, piene di vita, i lunghi capelli
svolazzanti al vento
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o O O o o
Missione
compiuta: Anna ed io abbiamo consegnato a Marilisa la foto di
noi tre con le moto
la famosa foto scattata nell'estate
del 1972
Ci sono stati abbracci e occhi lucidi
per
i bei ricordi del passato
e per le grandi emozioni del
presente
Ci mettiamo in posa per una nuova foto: noi tre
oggi
con lo sfondo di un bellissimo mare turchese
Abbiamo
sempre lo stesso sorriso e i capelli svolazzanti nel vento
!
Vittoria
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P.S:
noi eravamo quelle della Yamaha e della Kawasaki
ma all'epoca
c'erano anche
quelli della Gilera, della Ducati, della
Honda, della Suzuki, e dopo avere visto Easy Rider e Woodstock
anche quelli del
"chopper"!
Centauri di allora, dove siete?