PAGINE
D'AFRICA
A BOLOGNA, UNA MOSTRA-ESPOSIZIONE DI LIBRI SUL PRIMO COLONIALISMO
ITALIANO (1869-1885)
Testo e foto del Dr. Gian Carlo Stella
Senza
dubbio un avvenimento raro e particolare, se si considera che la
prima mostra di libri "africani" si tenne a Torino nel
1911 in occasione dell'Esposizione internazionale dell'industria
e del lavoro (1378 le opere presentate, soprattutto estratti e periodici).
La seconda ed ultima del genere, fu organizzata a Roma nella primavera
del 1936, ad opera del sindacato Romano degli Autori e Scrittori
(2978 titoli, comprese carte geografiche e autografi).
Questa, dell'Università di Bologna, voluta dal Sistema Bibliotecario
d'Ateneo, ha inteso valorizzare una parte del proprio posseduto,
in questo caso, attraverso un soggetto quasi sconosciuto: i primi
passi dell'Italia in Africa, dall'acquisto della baia di Assab (1869)
alla occupazione di Massaua (1885).
Avvìo di un percorso che vedrà protagoniste le biblioteche
dell'Università di Bologna che hanno aderito al progetto,
con l'intento di "offrire visibilità ed accessibilità
a documenti di grande interesse, spesso del tutto sconosciuti se
non agli addetti ai lavori, testimonianze di pagine della nostra
storia spesso solo sfiorate dalla manualistica corrente. Si tratta
di materiali poco noti, a volte non ancora presenti nei cataloghi
al pubblico, ma proprio per questo bisognosi di recupero e valorizzazione.
In questo modo le biblioteche si candidano ad essere anche centri
di produzione di cultura, per offrire ai propri utenti occasioni
di riflessione, spunti di studio e lavoro, partecipando attivamente
alla vita della comunità accademica".
Individuate un buon numero di opere, tra esse sono state scelte
le più rappresentative che hanno costituito quattro sezioni
di base:
1. Missionari e viaggiatori; 2. Il territorio: Assab e Massaua;
3. Il primo colonialismo ed anticolonialismo italiano; 4. Opere
scientifiche.
Tra le opere più significative i volumi di memorie del missionario
Guglielmo Massaja, resoconti di viaggiatori italiani e stranieri,
e poi studi geografici, scientifici e storici. Quasi tutte rarità,
come la prima edizione del viaggio compiuto in Abissinia alla terra
dei Galla del ferrarese Gustavo Bianchi, o del bolognese di adozione
Pellegrino Matteucci col suo "Sudan e Abissinia". Non
mancano le opere linguistiche, come la grammatica ed il dizionario
amarico dell'orientalista romano Ignazio Guidi, legislative rappresentate
dalla raccolta delle leggi che interessarono l'Eritrea, compilato
dal modenese Angiolo Mori, e tante altre.
Un'insieme di volumi, insomma, che abbracciano un'epoca e che riescono
a dare idea dell'interesse e partecipazione, non scevra di emotività,
di quell'Italia della seconda metà dell'800.
Fanno da cornice a questa esposizione libraria molti oggetti legati
a quelle terre ed a quel periodo, come alcune decorazioni (tra l'altro
spicca una medaglia d'oro e due d'argento al valor militare, queste
ultime concesse al tenente Poli, morto a Saganeiti nell'agosto del
1888), divise (tra cui le prime adottate dall'Italia in terra d'Africa),
sciabole (una abissina ed una da ufficiale turco, in argento), lance,
scudi da dignitari, amuleti, sigilli, croci abissine, monete, oggetti
etnografici varî ed un grande plastico costruito ad hoc, rappresentante
le due isole di Massaua e Taulud alla data del 5 febbraio 1885,
giorno in cui l'Italia si insediò in quel territorio. Questo
materiale fa parte della collezione dell'africanista Gian Carlo
Stella di Fusignano.
Molti pannelli esplicativi, di testo e di immagini, accompagnano
il visitatore in questa esposizione aperta da una enorme gigantografia
a colori che riproduce un paesaggio africano.
La mostra, allestita nella Sala della Fondazione Federico Zeri in
S. Cristina, piazzetta Giorgio Morandi n. 2 a Bologna, è
stata inaugura ieri 9 aprile nell'Aula Magna, alla presenza del
Rettore Pier Ugo Calzolari e della Prof. Fanny Cappello, Presidente
del Sistema Bibliotecario d'Ateneo, che ha illustrato ampiamente
lo scopo dell'interessante iniziativa. Lo scrittore Carlo Lucarelli,
accompagnato dalla voce recitante di Beatrice Renzi, ne ha delineato
a braccio la cornice, presentando "Dalla Mostra alle Biblioteche,
tra prove ed indizi"e catturando l'attenzione della gremita
Aula Magna, a testimonianza di un eccezionale avvenimento culturale.
Le
Biblioteche universitarie che hanno aderito al progetto sono:
Biblioteca
Centralizzata della Facoltà di Veterinaria G. B. Ercolani;
Biblioteca Centralizzata G. Goidanich della Facoltà di Agraria;
Biblioteca del Dipartimento di Biologia Evoluzionistica Sperimentale;
Biblioteca del Dipartimento di Discipline Storiche;
Biblioteca del Dipartimento di Italianistica;
Biblioteca del Dipartimento di Scienze Economiche - Sezione di Geografia;
Biblioteca del Dipartimento di Scienze Giuridiche Antonio Cicu;
Biblioteca di Discipline Umanistiche;
Biblioteca Universitaria;
Centro Interdipartimentale di Servizi Bibliotecari denominato Biblioteca
Walter Bigiavi;
Dipartimento di Colture Arboree - Facoltà di Agraria.
Hanno
materialmente allestito la Mostra, con passione e competenza, la
Dott. Patrizia Pastore del Dipartimento di Discipline Economico-Aziendali,
la Dott. Paola Rescigno del Dipartimento di Filosofia, la Dott.
Carla Lazzari della Biblioteca di Discipline Umanistiche, la Dott.
Daniela Zanin del Dipartimento di Scienze Giuridiche "A.Cicu",
il designer Fabio Poluzzi e l'africanista Gian Carlo Stella. Realizzatore
del CD illustrativo della Mostra, Enrico Paolini.
(18/04/2005)