Anno
I No. 7 - Asmara 15 Marzo 1964
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NIGHISTI
GIUSEPPINA
- CLASSE 3 B - SCUOLA A. TAGLIETTI
UN ARGOMENTO
DI STUDIO: Il caffè.
La mamma va al mercato e compra un chilo di caffè. Tornata a casa
lo tosta nel "mencheschesc" sopra il fornello e quando è
cotto lo mette nel "mescrefet" per farlo asciugare. Lo macina
e lo mette nel "gebenà", con l'acqua bolle. Il caffè
si beve nei "fingial" per tre volte. Il caffè quando
si tosta ha un buon odore. La mia mamma ogni mattina fa il caffè.
Il caffè ai bambini non fa bene.
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SILVANA
PASQUA -
CLASSE 3 A - SCUOLA S. ANNA
TEMA: La città
in cui vivo.
La città in cui sono nata e vivo è Asmara. Essa è
molto carina perché le strade e i marciapiedi sono sempre puliti.
Asmara è abitata da centocinquantamila persone di molte nazionalità:
greca, italiana, americana, eritrea, indiana, araba, cinese e iugoslava.
I cittadini si dedicano all'agricoltura, al commercio, alle industrie
e all'allevamento degli animali. Le vie più belle sono: il viale
Hailè Sellasiè I° e il viale Addis Abeba, che sono le
vie più movimentate.
Il più bel mese di Asmara è ottobre, perché i campi
sono verdi e i prati tutti fioriti. In Asmara vi sono molte chiese. I
palazzi sono molto belli. Nei giardini pubblici di Asmara vanno i bimbi
a giocare. I giardini hanno molti fiori: abucanvil, ginestre, palme ecc.
Il sindaco di Asmara si chiama Haregot Abbai.
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RENATA
CASABONA -
CLASSE 2 A - SCUOLA S. ANNA
CHE FELICITA'!
Io ed altre mie compagne, fra tre settimane faremo la prima Comunione.
Ci stiamo preparando facendo tanti fioretti. Non vediamo l'ora di ricevere
il Bimbo Gesù nel nostro cuoricino. Noi pensiamo che sia tanto
ma tanto bello! Noi vorremmo fare anche qualche discorsetto con Lui.
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MEBRAT
ZERE'
- CLASSE 2 A - SCUOLA R. SANZIO
In questi
giorni fa molto caldo. Io non posso camminare più senza scarpe
perché il marciapiede scotta. La mia mamma quando fa caldo si lava
sempre la testa e beve tanta acqua.
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LUISA MALAGUTI
- CLASSE 4 A - SCUOLA A. TAGLIETTI.
Caro giornalino,
è prossima la Pasqua e perciò incarico te per fare gli auguri
di una sante risurrezione a tutti i tuoi amici, alle nostre maestre, alle
famiglie e ai Superiori.
Buona Pasqua!
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Anno
I No. 8 - Asmara 15 Aprile 1964
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AHBERET
DEBESSAI - CLASSE 5 - SCUOLA E. DE AMICIS - KEREN
TEMA: Il mercato
Il mercato di Keren è abbastanza grande. Si divide in tante parti:
una più grande e rotonda dove si vende la dura di tutte le specie.
Va tanta gente a comprarla e poi la porta nei mulini che si trovano intorno
al mercato per farla macinare. C'è un luogo dove si vendono i coralli
che servono per fare il porta cuhlì ed anche per gli specchi. In
un altro luogo si vendono le taniche, le bottiglie piccole e i coscos
che servono per abbrustolire il caffè. In fondo al mercato c'è
una zona dove vi sono tutti gli orefici. I giorni di mercato sono il sabato
e la domenica. In questi due giorni c'è molta gente che vende e
compra burro abissino e capretti.
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MARA LUISA
- CLASSE 2 A - SCUOLA S. ANNA
DAL MIO
DIARIO:
A me piacciono tanto i fiori. Nel mio giardino ci sono tanti bei fiori.
A casa vengono spesso i gatti a rovinare le piante.
Abbiamo le violette, i gigli, le viole del pensiero, le rose ed altri
fiori.
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TESFAI
TUQUABO' - CLASSE 3 A - SCUOLA R. SANZIO
TEMA: Parla
della popolazione di Asmara.
Asmara è popolata da: eritrei, americani, italiani, greci, etiopici
e francesi. La maggior parte della popolazione è eritrea. Vi sono
artigiani, agricoltori, operai e negozianti.
Molti si dedicano all'allevamento del bestiame da cui ricavano: la carne,
il latte, il burro, il formaggio.
Altri allevano i vitelli per la loro carne che viene messa in iscatola
e per la loro pelle con la quale vengono fatte le scarpe.
L'allevamento del bestiame è la migliore ricchezza del nostro paese.
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ELISABETTA
MASCIOLI - CLASSE 3 A - SCUOLA A. TAGLIETTI
PARLA DI
UN ANIMALE
Il mio gatto viene sempre in casa e quando lo mando via si nasconde nella
macchina da cucire. Mi piace molto perché è di colore bianco
e in fondo alla coda ha un po' di nero. Mi vuole bene solo quando gli
do del cibo e quando ha fame gironzola in casa. Noi, il gatto lo chiamiamo
Micio e lui appena sente che lo chiamiamo corre credendo che gli diamo
del cibo e miagola. Gioca sempre con la palla e quando entra in casa si
mette a giocare con i gomitoli e li sgomitola. La mia mamma si arrabbia
e lo manda fuori di casa.
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INDOVINELLI
A CONCORSO
(Le soluzioni dovranno essere indirizzate al PENNINO - SCUOLA S. ANNA
- entro il 30 c.m.)
Sommando
l'età del padre, della madre, del figlio e della figlia si ha
un totale di 112 anni e 6 mesi. Il padre ha due volte l'età del
figlio e la madre, che ha cinque anni meno del marito, ha il doppio
dell'età della figlia. Quanti anni ha il padre?
Sapreste dire con quale altro vocabolo, sia pure usato di rado, si può
indicare il color lilla?
Alla grande Elisabetta I di Inghilterra c'era una cosa che non andava
a genio: l'Invincibile Armata spagnola. Tanto fece che un giorno distrusse
l'Invincibile armata con un grande spericolato navigatore inglese di
nome ...
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ASGHEDOM
UOLDU' - CLASSE 4 A - SCUOLA R. SANZIO
TEMA: I monaci
del Bizen
Vicino a Nefasit c'è un monte chiamato Bizen è lassù
c'è un convento abitato da monaci di Abuna Filepòs. Sul
monte Bizen, ogni anno, l'undici agosto, si fa una grande festa. I monaci
pregano sulla tomba accompagnati dai coborò. Il sentiero per arrivare
al convento è lungo; per percorrerlo ci vogliono due ore.
I monaci sono un po' come quelli di San Benedetto. Essi non riposano mai:
lavorano la terra e scrivono i libri a mano. Essi hanno scritto un vangelo
che racconta tutta la vita di Gesù e che pesa Kg. 40. Sul monte
c'è una croce più alta di un uomo. Da qui non possono passare
néle donne, néle cavalle, néle galline; solo uomini,
ragazzi e animali maschi.
I monaci sono vestiti di bianco e tengono sempre la croce in mano.
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Anno
I No. 9 - S.I.D.
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MARIELLA
SOCCI - CLASSE 1 A - SCUOLA S. ANNA
MAGGIO
Maggio è il mese più bello perché è dedicato
alla Madonna; io vorrei fare i fioretti, ma non ci riesco.
MAURO DAOLIO
- CLASSE 1 B - SCUOLA S. ANNA
IL MARINAIO
Il marinaio conduce la nave da un porto all'altro e trasporta merci e
passeggeri. Mi piacerebbe fare il marinaio per vivere sul mare e vedere
tanti paesi nuovi.
PASTORE
PATRIZIA - CLASSE 2 A - SCUOLA S. ANNA
COMPOSIZIONE:
Se sarò promossa
Se sarò promossa, mia madre mi comprerà una bici oppure
una bambola. Tutti i giorni l'aiuterò a lavare i piatti, ad asciugare
per terra, a riempire le bottiglie, a scopare, ad innaffiare e a rammendare.
Tutti i pomeriggi andrò a scuola di lavoro, perché mi piace
tanto ricamare.
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ELSA ZEMICHIEL
- CLASSE 5 B - SCUOLA S. ANNA
TEMA: LA MAMMA
Domenica mattina 10 maggio è stata una grande festa in tutto il
mondo perché si festeggia la mamma.
Mamma è la prima parola che viene sulle labbra ed è la prima
persona della casa. Quando pronunzio il nome della mia mammina, mi sembra
che sto nominando il nome della Madonna perché le voglio tanto
bene; ho tanto affetto per lei. Domani è la sua festa; io cercherò
di non farla lavorare; lavorerò tutto io, così la cara mammina
sarà contenta e mi benedirà; cercherò di farle un
bel regalino e scriverò una bella letterina, le chiederò
di perdonarmi di tutte le volte che l'ho fatta inquietare; e se qualche
volta mancherò della promessa, farò la penitenza così
un'altra volta ricorderò e non lo farò mai più. La
mamma ha tanta pazienza per i suoi figli ed è molto buona anche
se qualche volta si inquieta; ma dentro il suo cuore ha sempre l'affetto
e forse anche si dispiacerà del rimprovero fatto e poi ci perdona.
La mamma è una persona carissima; se mancasse la mamma la casa
sarebbe morta e la famiglia distrutta. E' certo la persona più
cara che possiamo avere sulla terra e nessuno come lei ha per noi quei
sorrisi e quelle carezze che confortano. Mamma è come un grande
albero che ci dà tutti i suoi frutti.
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ADELISA
BALLERIO - CLASSE 4 A - SCUOLA S. ANNA
TEMA: La sera
quando vado a letto i miei giocattoli si animano.
Verso le nove di sera io vado a letto, i miei giocattoli aspettano che
mi addormenti per cominciare a gironzolare. Quando mi vedono dormire bene
tranquilla cominciano a fare piroette per tutta la casa, vanno in salotto,
mettono i dischi e, chi parla, chi balla, chi canta. Una sera, però,
stetti sveglia fino a tardi, bisognava sentire come brontolavano! Quando
poi andai a letto, tutti cominciarono a divertirsi facendo baccano indiavolato.
Dovete sapere che non sono solo bambole e bambolotti a partecipare a questa
gazzarra: orsacchiotti, cavallucci, un arlecchino, una colombina, cagnolini
e micini. Poi, questi biricchini, quando avvicina l'alba e io mi devo
alzare, vanno a dormire. Quante cose combinano questi furbacchioni dei
miei giocattoli.
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ELISABETTA
MASCIOLI - CLASSE 3 A - SCUOLA A. TAGLIETTI
I FIORI
I fiori sono l'espressione del nostro pensiero, dove andiamo troviamo
fiori. Se offriamo fiori alle nostre mamme è segno che le vogliamo
bene; se li offriamo a un bambino appena nato, è segno di felicità.
La rosa è la regina dei fiori, noi la portiamo alla Madre celeste.
Vi sono molti tipi di fiori: il giglio che fiorisce in giugno ed indica
la purezza, il crisantemo che fiorisce a Novembre per portarlo ai morti.
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CHIARA
DI MASCIO - CLASSE 3 A - SCUOLA A. TAGLIETTI
COMPOSIZIONE:
Quel giorno piansi tanto.
Un giorno nella concessione di mia nonna io e mia cugina ci arrampicammo
ad un ramo di arancio. Il ramo si spezzò, io caddi su di un sasso
appuntito, mia cugina cadde in un canale vicino. Al principio non avevamo
il coraggio di andare a casa perché la mia mamma prima di darci
il permesso ci aveva raccomandato di non arrampicarci, perché sapeva
che noi due avevamo l'abitudine di salire sugli alberi. Piangemmo tanto,
tanto, forte, forte, che mio papà ci sentì e ci mandò
a chiamare. Quando arrivammo, ci cambiò, ci medicò ed alla
fine ci picchiò. Quanto piansi quel giorno!
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ANNA MARIA
MATTEODA - CLASSE 3 - SCUOLA S. ANNA
TEMA: Devozione
alla Madonna.
Io amo la Madonna perché è la Mamma di Gesù. Cerco
di pregarLa devotamente e molte volte ci riesco. Quando una mia sorella
fa gli esami, io accendo la lampadina davanti ad una sua statua che incorono
con tanti fiori; tutti i giorni vado là vicino e La prego. Tutte
le domeniche io vado in chiesa, faccio la comunione e prego la Madonna.
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