Le mani nel cassetto del Chichingiolo
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SPARE STRIKE 300!!! di Franco Caparrotti ° °° °°° °° °
(Ai gentili lettori:
Ci scusiamo per la qualità non proprio nitida di alcune foto che corredano questo pezzo ma i documenti sono d'archivio e ...
Grazie a Franco Caparrotti che ce le ha fornite e buona lettura, il C.)- = -
Possono sembrare parole insensate per i più ma per chi ha giocato, gioca o frequenta il "bowling", hanno un senso ben definito.
Sì cari amici, voglio parlarvi del "bowling", quello nostrano logicamente.
Tutto ha inizio nel lontano 1963.
Erano da poco finite le scuole e come di consueto andavo a giocare o a casa del mio amico Giorgio Delyiannis o di Massimo Sarti. Il primo abitava dietro l'Albergo Italia mentre il secondo nel palazzo di fronte lo stesso Albergo. Come di consueto intorno alle cinque prendevo la via del ritorno di casa. Era una bella scarpinata: io abitavo a Gaggiret, dietro la chiesa di S. Francesco e i miei allora non mi lasciavano andare ancora in bici.
Di solito "tagliavo", come si suol dire, ogni scorciatoia era buona. Quel giorno però dovevo passare da Schionato a comprare della cancelleria. Schionato stava in Via Lorenzo Tasas, subito dopo l'ottica Bini. Arrivato più o meno all'altezza di Bini, un frastuono immenso mi fece sobbalzare e tornare a terra dal mio pensare. Una bella scarica di adrenalina mi diede la forza per farmi rifugiare spaventato nel negozio. Le commesse, prima si misero a ridere ... poi vedendomi spaventato si avvicinarono confortandomi. Ci volle un po' per riprendermi. Dopo aver spiegato l'accaduto, fui ulteriormente confortato e mi venne spiegato del "Bowling" anzi del "Palasport Bowling". Uscito dal negozio, il rumore era continuo, si ripeteva a breve scadenza. Ormai la curiosità era tanta che, attraversata la strada, corsi dentro l'edificio. Al piano terra c'era il ping pong con alcuni "grandi" (nel nostro gergo equivaleva ad "adulti") che giocavano, c'erano vetrine da ambo i lati allestite con attrezzatura sportiva di ogni tipo. Invece, quel rumore "infernale" giungeva dal primo piano. Non stavo nella pelle, volevo vedere cosa stesse accadendo. Feci i gradini a tre per volta e arrivato su, lo spettacolo fu sbalorditivo. Vi erano tre piste in legno nuove di zecca, delle palle variopinte e grosse che, lanciate da una estremità, colpivano 10 birilli posti all'estremità opposta che volavano via schiamazzando.
C'era un bel bar e su una parete in fondo lessi due nomi:
Mario Romagnoli 299
Clementina Robuschi 267
Resomi però conto che il tempo passava inesorabilmente corsi giù e via a casa dimenticandomi pure di passare da Schionato.
Così è iniziata la mia conoscenza del bowling.
Con il passare dei giorni, dei mesi, le visite al Palasport Bowling erano sempre più frequenti, si aveva più dimestichezza con le partite, i punteggi e le regole.
Ecco allora spiegato che i nomi con i numeri a seguire sulla parete non erano che i punteggi più alti conseguiti dai rappresentanti dei due "sessi".
Il record di Clementina forse non è stato mai battuto, mentre quello di Mario è durato a lungo (dieci anni!) sino a quando un giorno di novembre del 1973 un certo Enrico Marenco confezionava il "Perfet Score": 300.
Sono pochi nel mondo coloro che ottengono questo risultato. Enrico fu premiato con il "Birillo d'oro".
L'idea del campione plurisportivo e pluripremiato Massimo Fenili di creare un luogo di ritrovo e di sport per i giovani, i meno giovani, di ambo i sessi, insomma uno sport per tutte le età, aveva avuto un grande successo.
La struttura con tre piste diventava sempre più piccola e nell'agosto del 1965 ebbero inizio i lavori di un imponente complesso sportivo con sei piste semiautomatiche, poi portate a otto, con bar, snack bar, flippers, biliardi, ping pong, pasticceria e gelateria, negozio di articoli sportivi e sala per la videotelevisione.
Il primo Maggio del 1966 si ha l'inaugurazione del Palasport Bowling Asmara 2.
Il bowling diventa una realtà molto più concreta, i bowlers crescono a vista d'occhio. Nomi nuovi vengono alla ribalta, insieme ai "vecchi" daranno vita a dieci indimenticabili anni che dureranno fino al 31 gennaio 1975, giorno in cui gli eventi bellici interromperanno ogni attività.
Nel frattempo le competizioni agonistiche si moltiplicavano. Ricordiamo il "Torneo Montecarlo" con birilli rossi, verdi e blu. Il "Torneo Moonlight", la fortunatissima serie dei "Tornei Lampo" con oltre 150 edizioni, il "Torneo Industriale" che registrava la partecipazione di tutte le ditte più prestigiose. Non dobbiamo scordare il "Torneo Ragazzi", il "Torneo Pulcini", il "Torneo Kamikazes", il "birillo rosso" oltre ai vari campionati a squadre maschili e femminili ed ai campionati individuali. Tutti tornei che forgiarono campioni poi selezionati per partecipare a indimenticabili sfide con altre selezioni.
Ricordiamo la prima trasferta ad Addis Abeba in occasione dell'inaugurazione del Palasport Bowling. Era il Settembre del 1966 e i tra i "nostri" ricodiamo Enrico Marenco, Mario Romagnoli, Massimo e Sandro Fenili (ci scusiamo con gli altri ... dimenticati in qualche angolo della memoria).
Intanto nell'Aprile del 1967 apre i battenti anche il Palasport Bowling di Massaua, un piccolo centro con quattro piste. Anche qui iniziano interessanti sfide e nuovi campioni vengono alla ribalta come Becchio, Trimarchi, Johannes, Dervignotti, Maltas, Cicoria tra gli uomini e Adua Pozzolini, Giulia Trimarchi, Afra Fiacchetti, Cicci Pozzolini fra le donne.
Continuarono le sfide tra le varie selezioni e tre in particolare vanno ricordate.
La sfida a distanza nel 1972 tra Asmara e Bologna e vittoria asmarina con Enrico Marenco in prima fila a 201 di media. La squadra di Asmara era formata da Marenco, Porro, Rinaldini, Melloni P. e Baldini.
Sempre nel 1972 la prima trasferta in Italia per il "Master Città di Milano". La selezione asmarina si fregiava dei seguenti giocatori: Carlo Porro, Alessandro Fenili, Lamberto Lambertucci, Astolfo Cecchi, Ennio Condomitti e Gianni Robuschi.
Quindi nello stesso anno furono Porro, Marenco, Rinaldini, Amarante, Tewoldè, Romagnoli, Robuschi, Condomitti, Penna e Violettis, capitanati da Massimo Fenili, a rappresentare il meglio del bowling asmarino a Roma, (dove padrino del match fu Helenio Herrera), Bologna e Milano. Ottimi i risultati e il rientro fu da trionfatori.
Da non dimenticare che fu in quell'occasione, e precisamente a Milano, che la Federazione Italiana nella persona del Presidente riconosceva ufficialmente Il Palasport Bowling e consegnava a Massimo Fenili una targa sulla quale era inciso: "A Massimo Fenili quale riconoscimento ufficiale per le grandi opere a favore dello sport del Bowling".
Anche il "Gentil Sesso" annoverava tra le sue file numerose campionesse. Oltre alla già menzionata Clementina Robuschi e alle "massauine", ricordiamo Isa Melloni, Elena Violettis, Rita Piccablotto, Franca Fenili, Adriana Condomitti, Tina Bertocci, Marilena Dal Re.
Il buon Massimo però, forte dall'esperienza ed essendo nato per lo sport, estese la catena dei Palasport Bowling in Italia (se non vado errato, la bellezza di trenta, Massimo correggimi pure!!!), diventando presidente della Palasport Bowling League Organization, Presidente dell'ANCB (Associazione Nazionale Centri Bowling), partecipe e relatore alla Bowl Expo 1996 di Las Vegas e tutt'ora organizzatore di innumerevoli tornei, portando alla ribalta nuove leve e facendo conoscere a tutti questo bellissimo sport. Basti pensare che in Italia nel 1975 c'erano solo 25 centri mentre ora è stata superata quota 500!!!
Noi continueremo però a ricordare con affetto il nostro bel Palasport Bowling, le mitiche tre piste prima e il bellissimo centro a otto piste poi, le bellissime serate passate a giocare e vedere giocare, le innumerevoli sfide, le interminabili discussioni sugli eventi sportivi e per finire i gustosissimi hamburger guarniti di "berberè".
Ringrazio Massimo Fenili per la disponibilità nell'avermi fornito dati storici. 17 Agosto 2005
Caro Chichingiolo,
seguo il sito anche se il tempo per partecipare in modo diretto mi manca sempre. L'occasione l'ho agguantata questa sera leggendo il racconto di Franco Caparrotti, Strike. Ti invio una foto del Bowling di Asmara versione 2005, che si trova dove un tempo c'era la ditta DeNadai (dietro l'Impero).
Un caro saluto e sempre complimenti vivissimi per la conduzione, non facile, del Chichingiolo.
Silvio Niccolai
(27/08/2005)
Ho letto con moltissimo interesse lo "speciale" sul bowling ad Asmara e solo un paio di perplessità mi hanno spinto a scrivere.
La prima è al riguardo della collocazione dell'impianto che a me risulta ben lontana (relativamente) dal cinema Impero, più precisamente di fronte alla pompa di benzina famosa per il decoro cosidetto a "zig zag". La seconda riguarda la costruzione dell' impianto che sapevo realizzata allo scopo di divertire gli americani di Kagnew Station ma che ora scopro di origini molto diverse.
Sarebbe bello conoscere ulteriori dettagli sulla sua storia.
Ciao, Stefano Pettini
(02/09/2005)
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Giriamo la seconda, interessante domanda sulle origini del Bowling ad Asmara all'Autore o allo stesso Massimo Fenili. Per quanto riguarda la "posizione", penso che si tratti, simpaticamente, di punti di prospettiva diversi ...
il C.
Caro Chichingiolo,
Gli amici Silvio Niccolai e Stefano Pettini hanno ragione entrambi circa l'ubicazione del Palasport Bowling Asmara.
Il Bowling è nel complesso De Nadai (non vicino al Cinema Impero) e di fronte al distribuzione di benzina (come dice il Pettini). Per quanto riguarda lo scopo del Bowling asmarino non era stato realizzato per far divertire gli americani (loro avevano il loro Centro Bowling dentro la Kagnew Station) ma come vera e propria attività commerciale-ricreativo sportiva.
Un abbraccio
Massimo Fenili
(07/09/2005)
Caro Chichingiolo,
A proposito di "STRIKE", facendo un po' di ... dietrologia, ricordo che il primo BOWLING che fu aperto all'Asmara si trovava in una strada laterale di V.le della Regina, di cui proprio non ricordo il nome, e so per sicuro che già negli anni '"46/47" era funzionante e frequentatissimo sia da Americani che da Italiani.
Successivamente fu trasferito in Corso Garibaldi (dallo stesso gestore?), in una sede più grande e meglio attrezzata dove in una sala adiacente vi era la prima sede del "Circolo Culturale Giovanile Mario Visentini" di cui in altra occasione abbiamo parlato (vedi http://web.tiscali.it/silvanonarrante/GruppoG_MarioVisintini.htm).
Fu qui che io conobbi i fratelli Fenili, che colgo l'occasione di salutare, tutti bravi plurisportivi e con Massimo vinsi addirittura un torneo a coppie di ping-pong, non certo per mia abilità, ma per quel mix di affiatamento che rendono una coppia vincente anche se "azzoppata" da una schiappa come me. La coppia avversaria nelle finali era condotta da Samoggia e da ... (buco di memoria).
Io sono rientrato in Italia nell'Ottobre '54 e solo tramite il Chichi ho conosciuto il ... seguito della storia del Bowling di Asmara.
Un caro saluto a te e a tutti i chichingioli.
Silvano Narrante
(07/09/2005)
Caro Silvano,
c'era infatti un piccolo Bowling in una traversa del Viale della Regina (in seguito la sede è diventata la Tipografia Zuco). Per quanto riguarda l'altro Bowling in Via Garibaldi, il proprietario era il Sig. De Rosa.
Per quanto riguarda il Tennis da tavolo, anche tu eri sicuramente bravo altrimenti da solo non avrei vinto.
Contraccambio i saluti.
Massimo Fenili
(08/09/2005)
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