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Castel
S.Pietro Terme 26/27 aprile 2003 - parte seconda
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IO
C'ERO. Caro Kikki, Mi sono ripresa dalla colite: fagioli e cotiche, una vera bontà. Pesanti, però. Nonostante non mi siano pervenuti nè la lettera di riassunzione - che poteva essere privata - nè una riabilitazione per la reintegrazione nella pubblica considerazione - che deve perciò essere pubblica - io, siccome al raduno c'ero, te ne voglio parlare. Nonostante. (Nota del C.: Ci riprendiamo subito l'inviata molto speciale. Pubblicamente riassunta e riabilitata! Il C. non può permettersi il lusso di farsi sfilare dalla concorrenza - e dal cuoco - una penna così!) Sai, siamo come il Cognac Grand Reserve. Roba di qualità, e piú passa il tempo piú diventa buono, impreziosisce. Il rituale della degustazione: si versa ... si umanizza scaldandolo con il calore della mano ... si annusa ... si beve ... poi se ne parla. Cosa c'entra, dici? C'entra, c'entra. Anche il nostro rituale parte dalla degustazione dell'attesa: ci si telefona, ci si scambia un e-mail, ci si informa: "Ci sarai?"... "Chi c'è?" ..."Vieni sola"... "In macchina ?"... "Porti i figli?". Riversati sul luogo dell'appuntamento da svariate provenienze, siamo pronti all'incontro. Ed è già anticipazione del piacere di stare insieme, di rivederci. I sorrisi sono quelli di allora: radiosi e trasparenti, scanzonati e impertinenti. Cancellano i naturali segni del tempo, scacciano i veli di stanchezza. Con un semplice abbraccio ci si trasmette l'identica reciproca gioia che sta scaldando il cuore di tutti. Mille domande, mille discorsi interrotti da un nuovo arrivo, non c'è imbarazzo se non ti riconosci: chiedi appena il nome e subito il ricordo torna vivido alla memoria. Ecco un'ombra per la notizia di una malattia, per un'assenza forzata... ma subito ecco una risata che scaccia - oggi, fosse solo per oggi! - qualsiasi malinconia. Nata da una battuta che suona cosí familiare anche se l'hai sentita l'ultima volta piú di vent'anni fa ... Ci si deve cambiare per la cena. Piú belli di quello che siamo? Ma se siamo già bellissimi! Ora ho modo di vedere l'albergo, la camera, il ristorante ... è stato organizzato tutto davvero bene, con estrema attenzione al nostro comfort. Il buon cibo e qualche calice corroborano le chiacchiere. C'è una lotteria: i premi sono stupendamente adatti: una palla fatta di calze arrotolate originali dal Campo Cicero, una bottiglia di birra Melotti, un cuscino con la nostra Cattedrale ... i chichingioli!!! Sí, anche quelli ... hanno pensato proprio a tutto. Chiacchiere, risate, fotografie, "... ti ricordi?" fino alle ore piccole. Al mattino dopo molti sono già partiti, ma ecco altri arrivi. Ancora emozioni. Già, caro Kikki, perché sostanzialmente di questo si tratta: emozioni. Ci si lascia con la promessa di rivederci prima delle ferie estive, magari per uno zighiní da Carlo e Margherita. Siamo stati bene insieme. Davvero. Daniela Toti POST SCRIPTUM 1 maggio 2003 ore 19.11 - ... ma lo sai che tre persone molto, molto care al mio cuore mi hanno chiesto con curiositá: "Chi è Kikki?" CHI É KIKKI??? (da usare stesso tono di CHI É TATIANA???) Kikki, sta affettuosamente per Chichingiolo of course!!! Dici che gli altri, gli affezionati navigatori del Chichingiolo lo avranno capito? Ciao D. ----------------------------------- Lo spero bene! il C. |
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30 aprile 2003 ore 10.17 - E' inutile che ti dica che siamo stati benissimo al Raduno, che è stato favoloso in quanto "ho respirato aria di casa nostra"!!! A quando il prossimo? Complimenti ancora per la perfetta organizzazione. Claudio Fareri | ||||||
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maggio 2003 ore 13.04 - Caro Chichingiolo, mi pare che qualcuno sia tornato
a casa galleggiando, chi volando e chi era su un altro mondo, chi ha respirato
aria di casa e chi si è perso sulla strada del ritorno a casa! Effetti
del raduno: eravamo a Castel San Pietro o Shangri-la? Io sono tornato a
casa stanco e frastornato e ho cominciato a riprendermi dalle emozioni solo
oggi. Stamattina ho ritrovato la forza per riordinare le idee e scriverti.
Pensa, ho rivisto i miei compagni di classe dopo 31 anni, un'inezia. Ho
rivisto anche la ragazzina carina che ai tempi della mia scuola elementare
esercitava un certo effetto sconosciuto sul mio cuore di studentello con
grembiule nero, fiocco bianco, cestino della merenda e poca voglia di studiare.
Ho rivisto il longilineo giocatore di pallacanestro di allora che adesso
sembra uno di quei gladiatori che usano nelle linee difensive del rugby.
Ho rivisto me stesso correre dietro le farfalle all'uscita di scuola quando
era maggio, come adesso. Il profumo dei chichingioli, poi, mi ha catapultato
davanti al Cinema Roma, sabato pomeriggio, ore 16,30, primo spettacolo per
l'ultimo film western di Giuliano Gemma o del "macistico" Steve
Reeves. Ho sentito parlare di Ugo, ossia gelati dalle parti del palazzo
Bahobeshi (si scriverà così?), Vignali ossia foto Milano dalle
parti della Croce del Sud, Icota ossia assolato bassopiano cherenino, professoressa
Mori ossia Liceo Martini e le mie clamorose lacune in Italiano e Latino.
E' successo tutto così in fretta che ancora stento a credere di esserci
stato a quel raduno della settimana scorsa. Non ho vinto niente alla lotteria
ma ho riportato a casa tanta di quella felicità che quattro giorni
non son bastati per farmi riprendere. Daniela Toti ti ha descritto divinamente
bene le nostre emozioni, segno che la colite le ha giovato. Claudio Fareri
ti chiede a quando il prossimo. Sinceramente spero non prima di un altro
anno altrimenti ci lascio la ghirba. Un grazie a tutti, organizzatori e
partecipanti. A.A. ------------------------ Rispettiamo la volontà dell'estensore di questa nota che ha chiesto di restare "Anonimo Asmarino". il C. |
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2 maggio 2003 ore 7.23 - Oggi ho avuto l'opportunita' di visitare il sito e vedere tutte le foto.Fantastico. Devo confessarti però che quelli che riconosco di più tra tutti, dopo quasi 30 anni, sono ... i CHICHINGIOLI! Mi è veramente dispiaciuto non poter partecipare, comunque dalle foto mi sono fatto un bel bagno ASMARINO. Roberto Serapioni | ||||||
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2 maggio 2003 ore 20.46 - Caro chichingiolo, grazie! Grazie a te e a Renata Giamberardini, che in quei due giorni mi avete regalato così tanti momenti di indicibili emozioni. Al raduno ho abbracciato persone che quasi non conoscevo e le ho sentite vicine come non mai, le vecchie remore del passato sono improvvisamente svanite, ho rivisto personificazioni della mia memoria che pensavo scomparse nello spazio e nel tempo, ho aggiunto tasselli ai miei ricordi malandati risvegliando improvvisamente episodi di vita vissuta che sonnecchiavano, sopiti, in qualche angolo della mia memoria, il tutto in un turbinio di sensazioni passate e presenti che, fondendosi, hanno dato vita alla magia del Raduno. E' veramente incredibile quello che si prova. Le fotografie sono tutte bellissime e il cuore mi batte forte al pensiero che a questo raduno c'ero anch'io. Unico rimpianto: non aver avuto modo di conoscere, o meglio riconoscere, tutti quelli che c'erano. Forse sarebbe bastato che ognuno, ad un certo punto della serata, si fosse alzato in piedi e avesse detto il proprio nome, per sentirsi ancora più uniti. I chichingioli: regalo preziosissimo della serata, insperato tocco di antichi sapori e sensazioni sopite, quasi perse nel tempo. Le voci , i sapori, i colori di Asmara c'erano tutti, al raduno, eravamo lì senza tempo e senza spazio, nel nostro pezzetto d'Africa ritrovato. I chichingioli, che inaspettato magico ritorno al passato: li ho assaporati piano, per paura di sciupare la delicata magia che sprigionavano. Caro Chichingiolo, hai fatto bene a chiamarti così, anche tu sei così speciale! Renata Casabona | ||||||
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DI
RIFFA . . . - Fra la cena deliziosa e i chichingioli del sabato sera c'è
stata, al raduno, anche una estrazione a premi a scopo benefico per aiutare
l'asilo di Asmara diretto da Patrizia Reffo. I cinque super premi, generosamente
offerti da due botteghe artigiane di Forlì, "Il Guado"
di Elena Balsamini (2, 3, 4 e 5 premio) e "Artemisia" di Cristina
Siboni e Cinzia Argnani (1 premio), sono stupende riproduzioni, eseguite
rigorosamente a mano e con brillante maestria, della cattedrale di Asmara
(stampa a ruggine su tela, caratteristica produzione artistica romagnola)
e di una croce etiopica (ceramica dipinta a mano su tavella). Le due botteghe,
la cui produzione è normalmente rivolta a un pubblico di gusto "italiano",
per il nostro incontro hanno fatto uno strappo alla regola e, come si potrà
notare dalle foto qui sopra, ci hanno regalato qualcosa di eccezionale.
il Chichingiolo, a nome di Patrizia e di tutti i partecipanti, desidera
estendere il proprio grazie! a Elena, Cristina e Cinzia per la loro bontà
e invita i visitatori di queste pagine a fare una capatina anche ai siti
delle rispettive botteghe. Meritano tutto il nostro apprezzamento. |
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