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IL GRANDE CHICHINGIOLO - Pag. 1
A pagina 2


Apriamo oggi questa pagina dove ricorderemo le amiche, gli amici e tutte le persone care che ci hanno lasciato. Che il nostro ricordo li accompagni sempre verso Il Grande Chichingiolo.
31 Luglio 2005


In fondo alle vostre speranze e ai vostri desideri sta la muta conoscenza di ciò che è oltre la vita.
In the depth of your hopes and desires lies your silent knowledge of the beyond.
Kahlil Gibran, "Il Profeta"



L'8 Giugno 2005 a Roma è mancata ai suoi cari Anna Bozza dopo un lungo periodo di sofferenze affrontate sempre con tanta serenità e coraggio. Alla famiglia le nostre sentite condoglianze.

All'alba del 30 Luglio 2005 Mauro Chittò ci ha lasciato serenamente. A Giuliano e i familiari tutti il nostro abbraccio.

In ricordo di Mauro Chitto'

Sarà forse perché mi sento ancora un giovanotto, sebbene in realtà non lo sia più, o sarà perché nel mio immaginario noi, ragazzi asmarini classe '50 e dintorni, dovremo essere ancora tutti ragazzi così come io ricordavo. La realtà è molto più cruda e semplice al tempo stesso. Così la notizia della dipartita di Mauro Chitto' sulle prime mi ha addolorato. Conoscevo Chitto', come penso lo conoscessero tutti i ragazzi e le ragazze che frequentavano La Salle o il Cua tra il '65 e il '70. Con lui ho condiviso l'esperienza dei Boy Scout de La Salle e lo ricordo sempre scanzonato e allegro, ricco di comunicativa e sempre pronto ad aiutare gli altri. Aveva la sua cerchia di amici più intimi (Ninni Casalina, Giamberardini, Plutino e altri) che era sempre disponibile ad allargare a beneficio di altri ragazzi, senza preconcetto alcuno, con la massima semplicità e apertura mentale. L'ho incontrato a Roma nel '71 dove andò a vivere con la mamma e il fratello a Ostia. Poi, come spesso accade nella vita, l'ho perso definitivamente di vista.
Sono le mie personali convinzioni che ho costruito in trent'anni di vita adulta che rendono la morte parte integrante della vita e perciò da non temere e da non subire con dolore. Tutti siamo soggetti a questo misterioso viaggio che non è una fine ma semmai un principio. Così non ci resta altro che dire "buon viaggio Mauro e arrivederci". Ai familiari ricordo ciò che mi ha insegnato la Bhagavad Gita che mi accompagna da sempre:
"… perché affliggersi per ciò che è inevitabile, dal momento che se si crede alla vita e alla morte, per chi nasce la morte è sicura , e per chi è morto è certa la vita ?"
A proposito, Mauro era il proprietario di una Gilera 125 colore grigio con cui si scorrazzava per le strade di Asmara.
MG
(31/08/2005)

Abbiamo conseguito la maturità insieme al Bottego, poi un incontro e una lunga passeggiata per Roma un anno dopo. Abbiamo parlato tanto, confidandoci sogni e speranze. Non avevamo ancora vent’anni, il mondo davanti a noi con tutte le sue occasioni solo da essere colte.
Non ci siamo più visti da allora.
Rimane però il nitido ricordo di un bel sorriso canzonatorio in un viso un po’ vichingo, che ora ci ha preceduto là dove è solo bene, solo bello, solo sereno. Ciao, caro amico.
Con affetto.
Daniela
(31/08/2005)


Oggi, 09 settembre 2005, dopo una grande sofferenza è venuta a mancare la cara Mamma della nostra carissima Vera Ausilio.
Tutti noi ne siamo profondamente addolorati.
Ninny Tanzi
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A Vera e Tata nonché tutta la Famiglia Ausilio vanno le nostre più sincere condoglianze.
il C.
(10/09/2005)

Apprendiamo solo ora che il 28 Maggio 2005 ci ha lasciato Sr Irene Bersani che di molti, ad Asmara, è stata una grande Insegnante e Amica. La ricordiamo Docente di Lettere all'Università di Asmara e il rammarico che si palesò nella sua voce quando fu richiamata ad altri, impegnativi incarichi del suo Ordine Religioso qui in Italia. Lasciare i suoi amati studenti fu per lei motivo di tristezza che però si stemperò nel sorriso che mai le mancava. La ricorderemo leggendo il Salmo 8 al quale Irene (passaci il tu, solo per questa volta ...) era particolarmente affezionata.
il C.
(04/10/2005)

A Linda Caudell-Feagan le nostre sentite condoglianze per la dipartita dei suoi cari genitori.
il C. (10/10/2005)

Il 12 Novembre 2005 veniva a mancare all'affetto dei suoi cari Mariangela Moreno. La malattia ed il verdetto dei medici non riuscirono a scalfire quella grande forza che possedeva di continuare a sorridere e rallegrare figli, parenti e conoscenti tutti. Ne danno il triste annuncio i figli Roberto, Augusto, Gemma e Fausto Guerrieri.
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Ai figli e alla famiglia le nostre più sincere condoglianze.
il C.
(28/11/2005)

Il 6 dicembre 2005 è mancato ai suoi cari Robert C. Sanders che negli anni di Asmara fu Station Manager della Kagnew AFRTS TV. A Dora, Bob Jr, Jim, Mike e Bill le più care e sincere condoglianze del Chichingiolo.
(08/12/2005)

Con immenso dolore ho appreso dai figlioli e dalla moglie Lina che il mio amico fraterno Michele Erminiati ci ha lasciato il 29 novembre 2005. E' stato un grande lavoratore ed amico, lo ricordo capo-officina in vari cantieri anche all'estero che abbiamo fatto assieme. Uomo di grande moralità e correttezza, grande padre di famiglia alla quale dedicava tutto se stesso, amico leale e sincero ... Mi rimane un caro ricordo di te Michele ... e comunque un giorno ci rincontreremo.
Con tanto affetto,
Lorenzo Odino
(16/01/2006)
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Alla moglie e ai figli giungano le nostre più sentite condoglianze.
il C.

Siamo affettuosamente vicini a Gilo e Giancarlo Sgobbi e i loro cari tutti per la prematura scomparsa di Lia Mara Sgobbi, di cui ricorderemo sempre l'affabilità e il sorriso. Ciao, Lia.
il C.


Per Lia Mara

Non sono stata capace di portarti quel saluto che avrei voluto regalarmi. Dovevamo vederci “uno di questi giorni”. Non dovevo proprio rimandare, mia carissima, ma venire invece a trovarti, per fare una bella chiacchierata, un po’ ghezzabandina e un po’ gaggirettina, che sarebbe forse servita a distrarti, alleggerendo per poco quella realtà che da troppi anni combattevi da vera leonessa, con una singolare e fiera nobiltà guerriera.
Quello che noi tutti riportavamo a casa dopo essere stati con te era proprio la consapevolezza della tua indomabile forza, della tua irriducibile volontà contrastare il male, dell’ottimismo che riuscivi a trasmetterci.
Codarda invece io, che chiedevo di te a Gilo sempre con la paura di sentire il peggio, e invece lui mi diceva: “Mia sorella ha una forza incredibile, combatte e va avanti.”
Ai tuoi cari, ai quali oggi manchi piú che mai, vorrei riuscire a dire di non permettere che prevalga il dolore per la perdita della tua presenza ma che siano invece arricchiti dall’immenso privilegio di averti avuta come mamma, moglie, figlia, sorella, amica.
Un bacio.
Daniela
(18/01/2006)
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"Quando il momento sarà giunto me ne andrò ma anche andando lontano il cuore resterà nella giovane pianta, nei fiori, nella danza delle tenere foglie, nella primavera che deve ancora venire".
Vi siamo vicini con affetto e amicizia in questo triste e doloroso momento della vita per la perdita della cara Lia Mara.
Ada e Mario Orecchia
(22/01/2006)


E' mancata ai suoi cari la signora Dora Baldini. Partecipiamo al dolore di Guido per la scomparsa della sua cara Mamma.
il C.
(05/03/2006)

Le nostre sincere condoglianze alla famiglia e a Lorenzo Odino per la scomparsa, il 3 maggio 2006, della sua cara Mamma.
il C.
(08/05/2006)

Ciao a tutti, cari amici asmarini del Chichingiolo.
Sono Fulvio Accolla da Roma. Figlio di Sebastiano, (forse meglio conosciuto come Nuccio) e di Ede. Purtroppo, vi scrivo per comunicarvi una triste notizia che riguarda il mio papà. Se n'è andato così. Silenziosamente, il 16 settembre dell'anno scorso...dopo lunga e penosa malattia.
La malattia per antonomasia. Quella che non perdona. Il Signore ha indicato per noi quella strada da percorrere ....e noi ... l'abbiamo fatta insieme. Uniti, fino alla fine, nell'amore. A te, papà, che sei tutt'ora per me, esempio di vita da vivere nella Fede, nella fratellanza e nell'onestà, dovevo la forza di scrivere ai "tuoi amici asmarini".
A loro, chiedo un ricordo di te, nella preghiera al nostro Salvatore.
Con affetto Fulvio
(21 giugno 2006)
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A Fulvio e alla sua famiglia le nostre sentite condoglianze.
il C.

A Gabriele e Antonella e famiglie vanno le nostre più sentire condoglianze per la scomparsa della loro cara mamma, Onorina Missoni.
F.d.L.
(19/10/2006)

La sua vita
non è piu nel corpo,
qualcuno gliela ha estratta.
E' altrove ormai
più su nell'aria
levita leggera
si allontana
intatta
dal guscio dove era
prigioniera.
(p. Ruffilli)

E' con il cuore pieno di tristezza che vi comunico che Loredana Riccetti ci ha lasciati. Con l'ultima telefonata avevamo fissato un appuntamento: il raduno di Maggio... Ci sarà, ne sono sicura. Ci sarà perché quello che ci ha lasciato è talmente grande che non finirà mai; ci sarà, con il suo sorriso per tutti, con la sua voglia di vivere, con quel suo modo di prendere la vita così, senza chiedere niente.
Ci sarà, perché le persone che abbiamo amato non ci lasciano mai.
Silvana
(20/10/2006)
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Le più sincere condoglianze del Chichingiolo.
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Ringrazio Silvana per il ricordo e la commemorazione riferita alla dolorosa perdita della Signora Loredana Riccetti. Il suo nome è legato all'Orchestra in cui suonava suo marito, Antonio Di Nardo, e a tutti gli amici di allora, il Gruppo Sportivo Asmara, Massaua e Gurgussum anni 60. Siamo sentitamente vicini alla famiglia per la perdita di una persona che ricordiamo allegra, simpatica e generosa, anche a distanza di quarant'anni.
Rita Salvador
Anna e Giancarlo Fanzini
(21/10/2006)
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Un pensiero, un saluto a Loredana che se ne andata ma rimarrà per sempre nei nostri cuori:

"Se conosci il mistero immenso del Cielo dove ora vivo,
questi orizzonti senza fine,
questa luce che tutto investe e penetra,
non piangeresti se mi ami!
Sono ormai assorbita nell'incanto di Dio,
nella sua sconfinata bellezza.
Le cose di un tempo
sono piccole al confronto!
Vivo in una gioia purissima.
Nelle angustie del tempo
pensa a questa casa ove un giorno
saremo riuniti oltre la morte,
dissetati alla fonte inestinguibile
della gioia e dell'amore infinito.
Non piangere se veramente mi ami!"
G.Perico

Ciao Loredana, sarai sempre con noi.
Ada
(26/10/2006)


La voce di Bruno Lauzi si è spenta. Era un Asmarino anch'egli. Quando lo incrociammo, alcuni anni fa, per le stradine di Sestri Levante, in un assolato mattino di maggio, esitammo a fermarlo e salutarlo perché era evidente che la malattia lo turbava assai. Ci resteranno le sue canzoni allegre e tristi, ironiche e beffarde, ora che il suo ufficio in riva al mare è rimasto deserto.
il C.
(26/10/2006)

Con gli occhi pieni di lacrime per Loredana Riccetti

Carissimo, è tanto che mancavo; mi sono perso quando sei andato in ristrutturazione e poi... mi sono perso per altri meandri. Un messaggio della nostra impareggiabile Paola (quella patavina) mi ha messo la curiosità di tornare a .... scorrerti. Ti ho sempre conservato nel mio desk-top per cui ci è voluto un momento ed eccoti qui. A prima vista sei uguale. Ma poi ho trovato altro. Mi sono ritrovato nella mia ricerca del marzo 2004 (malgrado la nuova grafica sempre senza notizie sono). Ma ho rivisto anche qualcosa di Romano Modonesi (che ho visto un anno e mezzo fa al Verga di Milano per Padre Protasio). E cerca che ti cerca... ho visitato anche Il Grande Chichingiolo.
Sul momento non ho capito bene, poi mi è stato chiaro.

Carissima, ti ho sentita al telefono, un anno fa?, eri ancora in ospedale subito dopo l'operazione. Ci siamo detti ci risentiamo da casa. Ho aspettato tanto la tua chiamata. Ho cercato altre strade per raggiungerti. Ho scoperto una Gazzetta del Sud Africa e dal suo direttore (mio collega al Giornale dell'Eritrea nel '60) ho avuto il numero di telefono di casa. Quando finalmente ho avuto il tuo numero di casa, mi è mancato il coraggio.
Avrei potuto ancora sentire la tua voce, avrei potuto dirti come è stato bello incontrarti nel 2003 a Torre Pedrera. E pensare che per tante settimane da allora avrei potuto dirti con quanto affetto, con Giovanna, abbiamo pensato e pensiamo a te. So che è asurdo, tu non puoi leggere queste righe.
Ma sei tu che ispiri questo cuore e desidero che Fabio e tutti i tuoi sappiano quanto grande è l'amore che hai seminato attorno a te, lungo il cammino della tua vita.
Per sempre
Pat

(09/11/2006)


Dalle pagine di Mai Taclì, ho appreso ieri che Suor Anna Maria Carla Arrighi il 31 luglio 2006 ha raggiunto la Casa del Padre, il mondo dei più…. Ho provato un profondo dolore…
Suor Anna Maria Carla è stata la Maestra attenta di molte alunne, che, insieme anche a tante non alunne, che hanno però avuto il privilegio di conoscerla, ne serbano un ricordo affettuoso e di gratitudine. Io sono fra le sue non alunne, ma anche in tempi recenti, durante le mie frequenti
permanenze all'Asmara, ho avuto la possibilità di osservare in Lei, che con tanta dedizione si era dedicata alle adozioni a distanza, il coraggio, la forza e l'umiltà a vivere la vita come un dono perenne da cui trarre insegnamento da ciascuna esperienza che essa ci offre….
Cara Suor Anna Maria Carla, idealmente, tutte le persone che Ti hanno voluto bene e a cui hai voluto bene e hai dato tanto con il tuo esempio, Ti ricordano con affetto sentendosi un po' più sole, ma forti degli insegnamenti ricevuti e si riuniscono con una preghiera facendo portare dal vento verso il Cielo, il ricordo affettuoso che si leva per Te da tutte le foglie de Il Chichingiolo…
Un abbraccio,
Alessandra Raffone
(13/11/2006)

Eloisa Mania ci comunica che è improvvisamente mancata nei giorni scorsi Sr. Anna Maria Eletta Convertini, docente di molte ragazze nei suoi anni di permanenza ad Asmara. Alle consorelle e ai familiari tutti le nostre più sentite condoglianze.
(05/12/2006)

Caro Chichingiolo,
ti scrivo per darti purtroppo una triste notizia, il 12 u.s. ci ha lasciati mio fratello Santo Cianci. Era del gruppo di quelli un po' più grandi di noi (classe 1932), per cui probabilmente molti non lo avranno conosciuto, ma sicuramente moltissimi, soprattutto quelli nati fra il 1930 ed il 1940 si ricorderanno di lui. Era venuto ad Asmara nel 1939 ed aveva abitato con i miei genitori dapprima al '78, poi a Gaggiret. Dopo la scuola ha lavorato per qualche tempo al panificio Klaus sulla allora via Tornabuoni, poi alla CITAO e poi negli anni '50 alla base americana di Daharan, dove è rimasto fino al 1956, anno in cui è poi rientrato in Italia, dopo che era morto mio padre. Se li andiamo a contare quindi gli anni trascorsi in Eritrea non è che siano stati tantissimi, ma è stato sempre legatissimo alla nostra terra d'Africa, ed ha continuato negli anni successivi a mantenere e ad allargare contatti e conoscenze con chiunque gli parlasse di Asmara. Se ne è andato serenamente dopo una lunga malattia che lo aveva prostrato nel fisico ma non nello spirito, se ne è andato accompagnato dall'affetto di tanti amici che gli sono stati vicini con le loro parole fino all'ultimo giorno, se ne è andato lasciando un grande vuoto nel cuore di tutti coloro che gli hanno voluto bene ed ora ci guarda da lassù, dal Paradiso degli Asmarini
Antonio Cianci
(20/02/2007)
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Siamo affettuosamente vicini ad Antonio per questa triste notizia e porgiamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia di Santo.
il C.

Le nostre sincere e affettuose condoglianze ad Anat Dyana per l'improvvisa scomparsa della sua Mamma.
il C.
(24/04/2007)

Rosa Borghi è deceduta a Jesi (AN) il 21 febbraio 2007, era nata a Cantù (CO) il 23/11/1910. Lavorò all'Asmara per tanti anni presso la Ferramenta Taglietti come segretaria, successivamente presso l'ufficio Imposte Dirette con l'allora amministrazione Inglese. In seguito presso la Ditta Costa (Costruzioni Meccaniche e Navali), poi presso il Consolato Generale d'Italia in Asmara. Una volta rientrati come profughi dall'Asmara nel febbraio del 1975 mamma è stata riassunta in servizio presso l'I.T.I.S Istituto Industriale di Jesi e, al compimento del 70° anno d'età, fu mandata in pensione. La ricorda con immenso dolore il figlio Mariano Bassotti a quanti la conobbero.
(27/04/2007)
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All'amico Mariano e alle famiglie Bassotti/Borghi le nostre sentite condoglianze.
il C.


E' mancata all'affetto dei suoi cari la Mamma di Anna Maria De Nadai, la signora Linda. Siamo vicini ad Anna Maria nel suo dolore e porgiamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia tutta.
il C.


Abbiamo accompagnato la Signora Linda in un grande abbraccio di presenze, fiori e amore. Grande Mamma, grande Donna, di una grandezza possibile solo a chi nel cammino della vita è riuscito a rimanere umile e coerente con gli antichi principi morali che l’hanno costantemente guidata. Una figura così importante della mia infanzia. La mia generazione è cresciuta nel rispetto per gli adulti ma la stima per la Signora Linda andava scritta in lettere maiuscole. Chi ha avuto il privilegio di conoscerla, lo sa.
Quanti pomeriggi tutte insieme a ricamare, sorvegliate e incoraggiate dal suo sguardo azzurro a tratti severo, affettuoso, ironico. Quante merende preparate per noi piccoli ospiti fissi, nella cucina inondata dal profumo di vaniglia. E le giornate concluse in preghiera con lei che conduceva il Rosario.
Grazie, Signora Linda. Che all’Occhio del Signore sia preziosa la morte di questa Giusta.
Daniela
(30/04/2007)


Porgo le mie più sentite condoglianze alla famiglia De Nadai Anna Maria per la perdita della sua adorata mamma.
Dorotea Contino - Brescia
(01/05/2007)


Grazie Chichingiolo,
grazie Daniela, grazie Dorotea e......ancora grazie a tutti voi che con un gesto, una parola o anche solo con un sorriso mi avete dimostrato affetto e partecipazione in un momento così difficile, un momento come quello che è oggi parte della mia vita.
Grazie anche a nome di tutti i miei cari. Vi abbraccio con tanto affetto.
Sinceramente,
Anna Maria
(10/05/2007)

Ciao a tutti, sono Emanuele Amarante figlio di Gianni.
Volevamo dare la triste notizia della scomparsa dell'amico Lillo Mingolla. Un grande uomo con un grande cuore e quella grande passione per i motori e le corse. Purtroppo ieri Lillo ci ha lasciato dopo giorni di vera sofferenza.
Io non lo conoscevo molto bene ma posso dire una sola cosa.....
GRAZIE LILLO.
Bari 16.05.2007
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Ricordiamo tutti Lillo e ci uniamo al cordoglio per la sua scomparsa.
il C.

Caro Chichingiolo,
desideravo segnalare che in data del 30/04/2007, in Asmara, all'età di 95 anni s'è spenta serenamente mia madre Angrisani Rita - vedova Acquaviva. Per tutti quelli che l'hanno conosciuta e la ricordano per la sua lunga permanenza in Asmara, chiedo una preghiera in suffragio.
Grazie, Vincenzo
(28/05/2007)
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Le nostre sincere condoglianze a Vincenzo e famiglia.
il C.

Caro Chichingiolo!
Sono Ghezai Kibret da Vancouver (Canada). Con immenso dolore ho appreso da amici in Calgary (Canada), che il mio caro amico d'infanzia Efrem Neguse ci ha lasciati il 28 Maggio 2007. Efrem per chi non lo ricorda, ha frequentato le elementari alla Santa Famiglia e dopo aver finito il Liceo ha continuato i suoi studi a Bologna. Amico di grande stima di cui ho ammmirato la sua infinita umiltà, il tuo sorriso rimarrà sempre nel mio cuore. In questo difficile momento carissime Ruth e Saba Neguse vi porgo le mie più sentite condoglianze.
Gezai Kibret (Vancouver)
(30-05-2007)


ALL'AMICO RITROVATO

Carissimo Efrem,
abbiamo diviso insieme gli anni più belli della nostra vita in quel paese meraviglioso che è stata per noi l'Eritrea ed Asmara, abbiamo condiviso esperienze giovanili, i giochi, la spensieratezza dell'adolescenza, la scuola con i suoi impegni, il divertimento, la gioia di una bellissima gita in quarta liceo che ha segnato in tutti noi la fine purtroppo di una tappa della nostra vita.
Dopo l'esame di maturità insieme ci siamo ritrovati in quel di Bologna per affrontare una nuova esperienza e una nuova vita, fino a che siamo stati lì siamo riusciti a mantenere i contatti a vederci.... poi come con altri il destino ci ha portati lontani, con tanta tristezza nel cuore anche per ciò che succedeva nella nostra africa tu sei partito per un altro continente.... molto lontano dall'Europa e dal paese in cui siamo nati Asmara... e con quanti rimpianti.
Tanto, troppo tempo è passato senza che non sapessimo più nulla uno dell'altro... poi come accade delle volte e anche questa volta il miracolo si è compiuto tramite il nostro amico "chichingiolo".
Tua sorella Ruth che ho potuto conoscere e alla quale sono ora molto affezionata come lo ero a te proprio grazie al "chichingiolo" ha trovato il mio indirizzo e mi ha contattato, insieme all'altra nostra comune e cara amica Vittoria.
Così abbiamo potuto riavvicinarci, avere tue notizie, sentirci nuovamente telefonicamente... e tu eri così felice di averci ritrovato perché come tutti noi non hai mai dimenticato i tuoi amici e compagni di scuola.
Questa mattina la tristissima notizia... sapevamo che non stavi tanto bene ma avevi saputo superare le crisi con molta forza anche per come dicevi tu grazie al nostro supporto morale e al nostro affetto, e poi un banalissimo incidente domenica ti ha strappato da noi portandoti via.... avevi detto che l'anno prossimo saresti stato con noi a Rimini... Beppe ti aveva cercato inieme a Mohammed e tutti speravamo di rivederti presto.
Oggi sono rimasta di ghiaccio sapendo da Ruth che ci avevi lasciato... tutti ti rimpiangiamo e speriamo che tu da lassù possa sentire comunque il nostro affetto e rimarrai sempre comunque nei nostri cuori.
Ti vogliamo sempre bene,
Danila
(31/05/2007)
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Prima il Liceo ad Asmara, poi un salto in avanti negli anni e l'incontro casuale per le strade di una affollata Bologna universitaria quando ritrovammo il sorriso di un ragazzo che appariva sempre schivo, quasi non volesse disturbare il mondo. Il tuo essere mite e cordiale ci accompagnerà sempre. Ciao Efrem.
Giungano a Ruth e Saba le nostre più sentite condoglianze.
il C.


Carissimo Chichingiolo,
volevo comunicare a te e a tutti gli amici del Chichingiolo che il 9 luglio u.s. l'indimenticabile P. Rufino Carrara all'età di 92 anni è stato chiamato all'improvviso alla casa del Padre, causa infarto: si trovava nella fraternità cappuccina di Lecco, dove prestava ancora il suo servizio in parrocchia.
Non c'è bisogno di aggiungere ulteriori parole: lo affidiamo alla misericordia del Padre ringraziando Dio per il grande dono che P. Rufino è stato per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incontrarlo.
fra Angelo Pagano

Metto di seguito un suo essenziale Curriculum Vitae
P.Rufino Carrara, nato a Albino (Bg) 11 Novembre 1915. Professione Religiosa 8 Dicembre 1931, Ordinazione Sacerdotale 6 Agosto 1939.
Tappe della lunga vita di p. Rufino Carrara: terminati gli studi, nell'agosto del 1940 viene inviato a Lovere come vice-maestro dei novizi. Era già destinato in Eritrea ma viene trattenuto in Italia per lo scoppio della seconda guerra mondiale. Nel 1943 è a Varese , vicario e direttore del seminario. Arriva in Eritrea il 13.01 1948, ed è nominato direttore degli studenti e insegnante a Gaggiret. Dicembre 1948: Asmara è segretario di mons Marinoni. 26.12.1950: Amba Galliano - segretario rettore. 25.11.1952 Asmara, segretario, insegnante. 24.10.1954: Asmara, segretario, incaricato per la stazione missionaria di s. Antonio. 1956:Asmara Zuco, superiore. 1957 Asmara Zuco, rettore, lettore. 19.08.1962: Asmara s. Antonio - IV assistente della Custodia, rettore del Santuario, direttore. 04.08.1965: Idem primo assistente, rettore insegnante. 24.07.1968: rettore direttore. 02.08.1985 idem - responsabile del St. Antony Social Welfare Center. 06.03.1987: rientro in Italia per motivi di salute. 12.08.1988: Milano fraternità di Monforte, aiuto alla comunità degli Eritrei a Milano. 23.09. 1988, è destinato ancora in Eritrea, parte dopo Natale e rientra definitivamente a fine anno 1989. 1990: Vicario parrocchiale a Crema. 11.08.1994 é destinato a Lecco come coadiutore parrocchiale dove rimane fino al 9 luglio 2007, data della sua morte.
(11/07/2207)
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Ai familiari e ai confratelli tutti vanno le nostre più sentite condoglianze.
il C.


Caro chichingiolo e cari amici asmarini,
il 14 luglio a Johannesburg è venuto a mancare nostro padre Giuseppe Boscarino. Era nato ad Asmara il 29 luglio 1929. Ad Asmara aveva una ditta di import-export di medicinali e lavorava insieme a Giovanni Cilento alla Coniel. Dopo le varie vicissitudini che ci hanno allontanato da Asmara, ha vissuto per diversi anni a Roma e poi a Firenze dove ha lavorato all'Enel fino all'età della pensione. Intorno al 1991 si è trasferito a Johannesburg dove purtroppo si è spento. Il nostro dolore è così radicato in questo momento che non riusciamo a scrivere molto di più... Volevamo solo RINGRAZIARE CON TUTTO IL CUORE (e lo vogliamo scrivere in maiuscolo perché solo così forse riusciamo ad esprimere davvero quello che sentiamo...) i nostri zii Giancarlo e Aldina Boscarino che in queste quattro settimane hanno fatto l'impossibile per dare a papà qualunque tipo di assistenza...morale...fisica...e sanitaria. Ringraziamo inoltre (anche se purtoppo tutti non li conosciamo) gli amici che papà frequentava a Johannersburg perché sappiamo che sono stati accanto a lui fino alla fine...
Stefania e Gianni Boscarino
(16/07/2007)
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Porgiamo a Stefania e Gianni le nostre più sentite condoglianze e siamo loro affettuosamente vicini.
il C.

Una telefonata stamattina, con un accento di casa che mi dice "Sandra, kmello hi?"…. e una risposta gioiosa per una voce amica "zubuk"…. ma poi la gioia scompare… perché Abba Teclemicael mi annuncia la scomparsa di Padre Teta
P. Teta, il Grande Missionario in terra d'Africa, l'Eritrea e l'Etiopia, dove era arrivato giovanissimo a soli 22 anni, per passarne ininterrottamente oltre 50 … lavorando e dedicandosi anima e corpo alla sua Missione, a cui aveva risposto con coraggio e totale dedizione con un semplice "Eccomi"…. E' il cofondatore della missione di Hebo, casa di San Giustino, dove costruisce un'opera formidabile, che si snoda fra il brefotrofio e la scuola, per essere vicino ai più piccolini meno fortunati e nello stesso tempo dare uno strumento fondamentale: la conoscenza. Lo rivedo che guida il suo tigrotto grigio con la sua tonaca consunta dal sole, il berrettino e la barbetta grigia, che affettuosamente mi faceva ricordare una capretta… lo sguardo sereno, ma fermo, dei suoi occhi azzurri che, da sotto gli inseparabili occhiali, ricordavano le montagne della sua Irpinia, sempre pronti ad accogliere e confortare chi ne aveva bisogno… dalle sue amate consorelle Figlie della Carità con cui ha condiviso tanta strada, ai confratelli, ai Fratelli delle Scuole Cristiane, agli amici fraterni, agli studenti… Eh, sì, perché una volta stabilizzata Hebo, eccolo rispondere ancora una volta "Eccomi" alla volta dell'Asmara per costruire la casa dei Padri Lazzaristi all'Amba Galliano, per poi dedicarsi - come negli anni della seconda guerra mondiale - all'insegnamento di storia e filosofia al liceo Martini, per poi - pur non essendo più giovanissimo, ma ormai settantaduenne - rispondere ancora una volta "Eccomi" alla chiamata dei Superiori che lo vogliono negli Stati Uniti, a Baltimora, e una volta completata anche la sua missione americana, rientrare definitivamente a Napoli, rispondendo ancora "Eccomi"…
E' vero, avevi ormai 95 anni, e la vita ti aveva provato molto nel fisico facendoti "pagare" tutti i sacrifici che avevi fatto… è vero, avevi superato il tuo primo obiettivo "di vivere fino all'anno 2000 per vedere quanto è matta l'umanità", anche se, in verità, avevamo fatto un altro patto per arrivare almeno a 100 anni… è vero, io e la mia famiglia a cui hai voluto un bene immenso e ci sei stato sempre tanto vicino, abbiamo avuto un privilegio assoluto nel conoscerti, nel passare tanto tempo con te… ci venivi a trovare ogni sera quando eri all'Asmara, caro P. Teta… è vero, hai risposto alla tua chiamata senza mai un tentennamento, ma con grande coraggio rispondendo sempre "Eccomi" seppure la componente più umana soffriva sempre nei diversi distacchi, assolvendo così al Tuo credo … è vero, hai continuato la tua missione dando conforto ai malati terminali nella tua ultima missione a Napoli… ma è anche vero che senza di Te, chi ti ha conosciuto si sentirà più solo… chiudo un attimo gli occhi… ti vedo sorridere accanto a mio Padre e mia Madre … nel cielo dove un coro di angeli ti accompagna insieme al ricordo e alle preghiere di tutti quelli che hanno avuto il privilegio di conoscerti e volerti bene… accompagnaci ancora con le tue preghiere dal Cielo…
Grazie, grazie davvero, caro Padre Teta, amico, fratello, padre…
Alessandra Raffone
18 Luglio 2007
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Ci uniamo nel ricordo di Padre Teta e porgiamo ai Confratelli le nostre sentite condo
glianze.
il C.


Ci giunge notizia che nella notte fra il 26 e 27 luglio scorso è mancato dopo dolorosa malattia ma in serenità, circondato dal grande affetto dei suoi cari, Enzo Di Giulio. Lo ricordano a tutti gli amici e conoscenti il fratello Augusto e le sorelle Anna e Laura a cui vanno le nostre più sincere e affettuose condoglianze.
il C.
(10/08/2007)

Caro Deme,
Spero di riuscire a sciogliere questo nodo, questo groppo che la telefonata di Paolo, mio fratello, mi ha messo in gola quaranta giorni fa. Ci eravamo sentiti nel pomeriggio, lui in Spagna, io in campagna dalle parti di Asti: tutto bene? Tutto benissimo. Qualche ora dopo, da poco in auto verso Milano, squilla ancora il telefono, il mio cellulare personale; è ancora Paolo, ma cade la linea. D'abitudine ci sentiamo una volta ogni 7-10 giorni: c'è qualcosa che non va. Finalmente ristabiliamo il contatto, ed il dubbio diventa certezza.
"Demetrio sta male, Demetrio Patzimas sta morendo".
Quasi non voglio capire le parole, non voglio realizzare l'immensità della tragedia. Lo so, direte voi, la morte è morte. E' vero, quando colpisce qualcuno che hai conosciuto, ma che non senti come parte della tua vita.
Eri più grande di me. Come "amico" lo eri di Paolo.
Ricordo quella sera, dopo la "riparazione" all'esame di stato, a casa mia dove Paolo accolse te e Guido Baldini affranti dopo la lettura dei risultati che (colpa del "grande" Sclafani) ti rimandava al Bottego, ancora per un anno.
Per questo, per me sei sempre stato "compagno" ... di scuola, di birichinate, di casini...
Ricordi la volta che, da davanti al Visentini, fregata l'auto di Papà prestata a Paolo, venni a cercarti al CUA e passammo quasi un'ora girovagando per le strade dentro e fuori Asmara? Eri il mio campione; di cui potevo vantarmi perché di casa; per te tifavo alle partite di pallacanestro, sempre: "Bottego contro Liceo", "Medi contro Universitari". Eri tu, a mio avviso, che facevi la differenza! Certo, c'erano anche Culasso, Vailati, Pozzi ecc. … ma tu.
Siamo stati colleghi, in quanto geometri entrambi, ma colleghi anche perché entrambi abbiamo venduto attrezzature edili per anni. Aspettavo con ansia il SAIE di Bologna per potere venire a cercarti, a salutarti, a chiacchierare di quest'Italia e di quell'Eritrea. A tutto questo pensavo nel cammino verso casa, nei giorni seguenti fino al 26 Luglio.
Il messaggio di Paolo è stato "Demetrio è in Paradiso".
Ciò che mi ha colpito, che mi ha sorpreso, è stato: è la mia generazione. E' una parte, anche significativa della mia vita!
Eppure sei così vivo, sul Mai Taclì, nei tuoi ricordi del basket in Eritrea!
E chi ci racconterà del pallacanestro femminile?
Sarebbe bello poter credere che ci sarà anche questo "pezzo".
Sarebbe bello che quel "groppo" si fosse sciolto; non ci sono riuscito, ma per lo meno adesso ho un po' meno rimpianto, un po' meno rimorso, perché anche altri, gli altri sanno, che per me, per noi Donati, come per chissà quanti, sei sempre stato Grande.
Grazie Deme.
Patrizio Donati
(03/09/2007)
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Siamo partecipi del dolore e porgiamo alla famiglia le nostre più sentire condoglianze.
il C.
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Caro Patrizio
Oggi ho letto il tuo articolo pubblicato sul grande Chichingiolo in ricordo di Demetrio. Premetto che io non sono bravo come te nell'esprimere con poche e brevi parole tutto quello che vorrei dire di Demetrio. Ci provo comunque. Inizio ricollegandomi a un tuo ricordo quando quella sera…
Correva l'anno 1956 quando per l'appunto colui che tu definisci il "grande Sclafani" rispediva Demetrio al Bottego ancora per un anno. Ricordo che in quello stesso anno, mia mamma, non prevedendo l'evento, era già partita da Asmara per venire in Italia a "metter su casa", in quanto i ragazzi (Demetrio e Marcello) avrebbero dovuto frequentare l'università. Fu così che Marcello, come era nelle previsioni, raggiunse mamma, mentre Demetrio fu obbligato a rimanere ad Asmara. Io, che come ben sai ho dieci anni meno di Demetrio, mi ritrovai con un nuovo papà. Era lui che si occupava di me e naturalmente io ne approfittavo al massimo.
Siamo ora nel 1957, Demetrio finisce l'anno scolastico, raggiunge la mamma in Italia e io rimango ad Asmara. Passano un bel po' di anni ed anch'io prendo il sospirato diploma e mi ritrovo a Djibouti, dove Demetrio, già felicemente sposato con Dany, si era trasferito per lavoro. Inizia un nuovo rapporto fra me e Demetrio, quello di ''Fratello-Amico''. A partire da allora, salvo brevi periodi dovuti al lavoro, siamo stati sempre insieme, anche se lui a Reggio Emilia e io a Milano. Il nostro contatto era giornaliero per via telefono, mentre gli incontri almeno una volta al mese o lui a Milano o io a Reggio. Immagina la mia rabbia e il mio dolore quando ho appreso della malattia che in brevissimo tempo se lo è portato via.
Spero sia in Paradiso, che abbia già ritrovato i nostri genitori e i tanti amici che prima di lui hanno fatto il ''Grande Viaggio'' e che insieme abbiano ricreato la "Grande Squadra".
Colgo questa occasione, con l'aiuto del Grande Chichingiolo, per ringraziare tutti gli amici che sono stati vicini a me e mio fratello Marcello in questo momento di dolore, augurando a tutti loro PACE, FRATERNITA' e TANTA SALUTE.
Grazie anche da parte del Grande Deme.
Sotiris Patsimas
(05/09/2007)

 



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