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Le Rime del Chichingiolo

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Benito Romagnoli
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IL TEMPO VOLA
 

Mi domando:
cos'è il tempo?
Un susseguirsi di attimi fuggenti
dei non presenti oscura la memoria,
ritma la vita dei viventi.

Ad ogni sorger del sole
filtra un nuovo raggio di luce,
pronto lo segue un altro
ed un altro ancora,
che forza sovrumana produce
senza sosta, verso lo splendore.

E' il tempo che vola.
Il mondo corre verso l'ignoto,
verso l'immensità dell'infinito.

Ad ogni batter d'ali
pronto lo segue un altro
ed un altro ancora.
Per dare inizio ad un volo
che non conosce scalo
né limite l'arresta.

E' il tempo che vola.
Ha per meta l'assoluto,
segue un tragitto prestabilito.

Ad ogni frusciar di vento
rapido lo segue un altro
ed un altro ancora
per dar vita ad un albero inerte
che del suo viver non conosce l'arte.

E' il tempo che vola.
Prodigio della natura
che da millenni perdura.

Ad ogni mormorio d'onda
sollecito lo imita un altro
ed un altro ancora.
Per dar vigore al mare impetuoso,
custode d'immenso tesoro
dall'oscurità degli abissi ascoso.

E' il tempo che vola beato.
Del divino insegue il progetto,
per la potenza del creato.

Mette in un canto il passato,
travolge il presente,
si proietta nel futuro
con passo sicuro ma cadenzato,
verso una meta senza fine
guidato da un faro luminoso
senza ostacoli o confine.

E' il tempo che vola.
Ha i suoi ritmi.
Dell'uomo subisce la presenza,
ma procede nel suo cammino
con sicurezza ed indifferenza.

Per l'uomo il tempo è limitato.
Vorrebbe non aver fretta,
E' debole per rallentarne il tracciato.
Invoca una stella benigna.
Ma è impotente
e non si rassegna,

E' il tempo che vola,
delle sue angosce non si cura,
tantomeno lo consola.

Raggio dopo raggio,
volo dopo volo,
onda dopo onda,
passano i minuti
e sono già ore,
poi giornate,
poi mesi e poi anni,
in breve sono secoli.
Tra gioie ed affanni
si conclude un progetto di vita
non privo di malanni.

Cessa una vita
È il tempo che vola.

 

INNO ALL'AMORE
 

Nulla è più prezioso
di un grande amore.
Del Divino dono miracoloso
della vita faro luminoso.
Al cuore dona calore
al corpo vigore
alla volontà ardore
la mente libera dal rancore.
Conforto porta al derelitto,
speranza all'afflitto.
Inesauribile fonte di serenità
nelle difficoltà della vita.
E' BELLO
al termine del lungo viaggio
esalare l'ultimo respiro
con il bacio dell'amato
ed il conforto dell'amico.

 

3 Dicembre 2010
   
   
   
   
   
   
   
   
LA SPERANZA
   

   

Mi sveglio al mattino
e penso al mio destino,
di come sarebbe stato
se dalla rosea speranza
non fossi stato confortato,
nelle tante avversità
di una stimolante vita.

Tutto l'immenso creato,
come pur l'uomo saggio,
attinge forza e coraggio
nel suo osare sfrenato
dalla speranza spronato.

Mi rivedo fanciullo
spensierato e fantasioso,
sognando un futuro dovizioso,
senza limiti e traguardi
alla mia ingenua fantasia
di facili conquiste, imprese ardite
ricchezze infinite,
dalla realtà poi bandite.

Ancor giovane e forte,
dalla illusoria speranza
traevo vigore e costanza
per superare ostacoli
dai cento e cento tentacoli
che il viver comporta
senza scelta di sorta.

Ora avanti negli anni
pago dei doni avuti,
debole nel corpo e nella mente,
mi sorregge costante
l'illusione nella speranza,
muta maestra della conoscenza,
di ciò che non esiste
oltre la realtà del presente,
del futuro l'incertezza
di una fine la certezza.

Grato dunque dovrei esserti
o musa benigna,
che dei miei incerti passi
fosti fallace miraggio,
ma forza determinante
del mio ingrato passaggio
nel burrascoso mare
del mio peregrinare.

Ancora una speranza aleggia:
che la mia barca alla deriva
raggiunga la promessa spiaggia
di un mondo beato
sublime traguardo del creato,
che spero d'aver meritato.

Una vita senza speranza
è come un fiore inodore,
una farfalla senza colore,
un albero senza foglie e frutto,
un villaggio arso e distrutto.
E' un arido esemplare
l'uomo che non osa sperare.

   
   

 
VORREI
   
 
   

Vorrei
della farfalla la leggerezza
quando libera danza di fiore in fiore
su delicato petalo si posa.
Vorrei donare amorevole carezza
al dolce volto della sposa
che con amore mi conforta
nella gioia e nel dolore

Vorrei
dei fiori il fragrante profumo
quando al risveglio della natura
ogni creato si inebria
della delicata fragranza.
Vorrei rendere la mia presenza
gradevole in ogni sua essenza,
al mondo che mi circonda.

Vorrei
delle api la genuina generosità
quando dal nettare del fiore
riceve necessario vigore,
per donarlo copioso
all'uomo laborioso,
Vorrei essere così generoso
per dedicare ogni mia energia
al prossimo bisognoso

Vorrei
delle formiche la provvida operosità
quando in religioso silenzio
con ritmo intermittente
fa utile riserva per tutta la sua gente.
Vorrei imparare a donare
al prossimo che mi circonda
il frutto del mio talento
ed essere del mio agire contento.

Vorrei
delle lucciole la brillantezza
quando anche il buio diventa bellezza,
del vuoto si perde l'incertezza.
Vorrei essere stella splendente
che allieta il faticoso cammino
dell'umana gente,
verso la luce della salvezza.

Vorrei
della gazzella l'elegante agilità
quando per sopravvivenza
schiva con armoniosa movenza
l'insidia del pericolo incalzante..
Vorrei dire all'uomo sofferente,
usa il dono della saggezza
per la tua salvezza.

Vorrei
del leone l'arrogante potenza,
ma non la sua dannosa ferocia,
che gli dona assoluto potere
ed impone il suo volere.
Vorrei avere tanto vigore
da imporre del debole il rispetto
e fare del mondo angolo perfetto.

Vorrei
dell'elefante la goffa possanza
ma non l'ingombrante presenza
che incute timore e reverenza,
conscio dell'altrui debolezza.
Vorrei dire al prossimo che mi circonda
non cedere il tuo spazio al dotato,
usa il dono dell' intelligenza
per la tua sopravvivenza.

Vorrei
delle foglie l'armoniosa flessuosità
quando nella stagione autunnale
al termine del vitale mandato
si distacca dal ramo vitale,
aleggiando nel vuoto
cerca il suo umile giaciglio.
Vorrei anch'io distaccarmi dal mondo
con leggerezza ed eleganza,.
senza rimorsi e rimpianti.

Vorrei
degli uccelli le forti ali
per intraprendere il viaggio,
vibrandomi nel vuoto
verso l'orizzonte dell'infinito
dell'eterna tranquillità
volare libero nel cielo
verso la promessa felicità.

   
   

 
 
28 Marzo 2012


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Benito Romagnoli
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